/ Territorio

Territorio | 21 novembre 2024, 10:20

Italia Nostra sul progetto della ciclopedonale della Valganna: «Altererebbe la percezione ambientale del sito»

Con una nota a firma del presidente Bruno Bosetti, la sezione di Varese dell’Associazione per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale si esprime sullo studio di fattibilità tecnico economica della pista: «Nessun vantaggio se non quello di far arrivare i ciclisti più velocemente alla meta. Suggeriamo di prendere in considerazione la formazione di un passaggio ciclopedonale che sfrutti l’antico sedime del tram»

La proposta di progetto nel tratto della Valganna

La proposta di progetto nel tratto della Valganna

La sezione di Varese di Italia Nostra, presa visione del progetto di pista ciclabile della Valganna nel tratto delle forre della Valganna, intende con la presente esprimere le proprie osservazioni e perplessità e suggerire alcune alternative.

Come si evince dal progetto, si prevede di superare l’ostacolo naturale delle gole formate dal ramo dell’Olona che scende dalla Valfredda (monumento naturale) con una passerella aerea (larghezza 2,5 metri) che sale sopra l’imboccatura della prima galleria di Bregazzana e si insinua nella gola in quota, ancorata alla parete rocciosa con strutture in ferro a sbalzo.

Vista l’esiguità del passaggio, la delicatezza paesistica e la fragilità geologica dell’area in questione, questa struttura, a nostro avviso, altererebbe completamente la percezione ambientale del sito, ne altererebbe i delicati equilibri ecologici senza produrre nessun vantaggio se non quello di far arrivare i ciclisti più velocemente alla meta.

L’ambiente delle forre della Valganna è un luogo ovviamente molto suggestivo dal punto di vista escursionistico e attualmente è quasi impossibile accedervi perché occupato dall’acqua e dalla vegetazione. Ci sentiamo perciò di suggerire a voi e al progettista, che conosciamo come professionista attento ai temi ambientali, di prendere in considerazione la formazione di un passaggio ciclopedonale che sfrutti l’antico sedime del tram, passando sotto la statale SS233 e quindi all’interno della gola, permettendo così a tutti di percepire la bellezza naturalistica di uno dei luoghi più suggestivi della provincia di Varese, ora praticamente sconosciuto. Occorrerà un’adeguata attenzione all’uso di materiali e tecniche costruttive rispettose delle caratteristiche ambientali del luogo.

Altra possibile alternativa potrebbe essere la costruzione di una galleria ciclabile parallela a quella stradale, ma con costi sicuramente superiori.

Se queste alternative non fossero praticabili, proporremmo di utilizzare il tracciato del sentiero del Giubileo che sale verso il Montallegro per passare poi davanti al Castello di Frascarolo, come già proposto da Legambiente Valceresio, conseguendo pure un notevole risparmio economico.

In ogni caso, ci sembra improponibile l’inserimento di una struttura così invasiva all’interno di un ambiente che fa parte di una Zona a Protezione Speciale, che rientra nella lista dei “monumenti naturali”, è sottoposta a vincolo idrogeologico ed è situata all’interno di un Parco Regionale.

Siamo a disposizione per chiarimenti e collaborazioni, finalizzate alla miglior riuscita di un progetto di completamento della pista ciclopedonale della Valganna che unirà Varese al lago Ceresio, sicuramente apprezzabile e positivo per la valorizzazione del territorio dell’alto Varesotto.

Per Italia Nostra sezione di Varese, il Presidente Arch. Bruno Bosetti

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore