«Oggi Regione ha deciso di non decidere, non assumendosi la responsabilità di approvare una Legge che regolamenti il ricorso al suicidio assistito, diritto già garantito dalla Corte Costituzionale. Era purtroppo nell’aria, visto l’iter fin qui del Progetto di Legge sul Suicidio Medicalmente Assistito, ma ho sperato fino all’ultimo che prevalesse il buon senso».
Così il consigliere regionale Giuseppe Licata, dopo il voto che ha approvato la pregiudiziale sul progetto di legge di iniziativa popolare promosso dall’Associazione Luca Coscioni.
Una discussione molto accesa nella seduta di oggi, con posizioni discordanti anche tra i banchi della maggioranza. «Con la pregiudiziale – continua Licata – la destra ha affossato una legge di civiltà decidendo, di fatto, di voltare le spalle a persone che si trovano in condizioni di salute gravissime oltre che in una situazione estremamente difficile sul piano esistenziale: persone che, in mancanza di una apposita legge regionale, dovranno continuare a rivolgersi ad un Giudice e ad una lunga trafila burocratica per vedere riconosciuta la propria volontà, ovviamente, come già previsto, in presenza di determinati requisiti e previa valutazione di una apposita commissione multidisciplinare».