«La parola che prevale oggi è inizio. Inizio di Avvento, inizio dell’Anno liturgico, inizio di questo cammino insieme. E cosa sta all’inizio di ogni percorso? Una Parola che chiama. E’ la Parola di Gesù che invita Pietro a gettare le reti, che invita me e tutti noi. La Parola è un principio creativo e se noi come singoli credenti e come comunità ci mettiamo in ascolto vero di ciò che il Signore Gesù vuole dirci attraverso la sua Parola, allora anche noi potremo essere creativi. Oggi anch’io rispondo così: “Sulla tua Parola” mi rimetto in gioco».
Sono queste alcune delle parole dell’omelia che don Maurizio Cantù ha rivolto ai tantissimi parrocchiani, fedeli ed amici presenti in occasione della celebrazione per il suo ingresso ufficiale quale nuovo Parroco della Comunità Pastorale Comunità Pastorale Beato Samuele Marzorati in Varese che comprende le parrocchie di Biumo Inferiore, Biumo Superiore, San Fermo e Valle Olona.
Insieme a don Maurizio, ha concelebrato monsignor Franco Gallivanone, Vicario Episcopale della Diocesi, il Prevosto della città di Varese monsignor Gabriele Gioia, i sacerdoti della sua Diaconia e altri confratelli preti del decanato e della Diocesi. Erano presento anche il Sindaco di Varese Davide Galimberti e il Viceprefetto vicario De Fanti.
«Oggi è una festa di comunità, una festa di tutti: davvero Dio è con noi, ci unisce e ci rende amici e fratelli. Un particolare ringraziamento a tutti i parroci che mi hanno preceduto fino a don Carlo Garavaglia che ringrazio per avermi introdotto in questa nuova esperienza» ha aggiunto don Maurizio.
CORTEO FESTOSO CON LA BANDA DI COMERIO PER LE VIE DELLA CITTA’
La santa Messa è stata anticipata da un corteo festoso partito dalla Chiesa della Madonnina in Prato insieme agli amici della Filarmonica di Comerio, una delle precedenti parrocchie di don Maurizio prima del suo ritorno nella città di Varese. Lungo il corteo si sono uniti non solo i neo parrocchiani, ma anche tutti gli amici di Gavirate-Comerio, Carnago, Castano, dalla Comunità Pastorale Madre Immacolata di Varese e le varie famiglie seguite da don Maurizio nei suoi anni di servizio e testimonianza. Tante le famiglie e i bambini presenti che hanno affollato il centro città durante il corteo, con il lancio finale dei palloncini prima della Messa.
DON MAURIZIO CANTU’, DA CUSANO MILANINO A PARROCO DI BIUMO E DECANO DI VARESE
Don Maurizio Cantù, 1969, è sacerdote della Diocesi di Milano dal 1996. Originario di Cusano Milanino, è stato coadiutore a Castano Primo, poi ha seguito la Pastorale Giovanile del decanato di Carnago, guidando moltissimi giovani alle varie Giornate Mondiali della Gioventù a Roma, Colonia, Sydney e Madrid; è stato a Varese tra il 2011 e il 2015 nella Comunità Pastorale Maria Madre Immacolata, dove si è dedicato fra le altre attività ai gruppi Famiglia e all’accompagnamento del Gruppo Separati promosso sul territorio dalla Chiesa varesina. Negli ultimi anni è stato Parroco di Gavirate e Comerio e Decano del Decanato di Besozzo. Con l’incarico di Responsabile della Comunità Pastorale Beato Samuele Marzorati, è stato anche recentemente indicato dai sacerdoti del Decanato di Varese quale nuovo Decano. «In stretta collaborazione con gli altri parroci del decanato, volentieri offrirò il mio servizio per la crescita della comunione ecclesiale sia nella fraternità presbiterale, sia tra le parrocchie e le diverse realtà della Chiesa locale e come segno di speranza ed unità per quanti continuano a guardare a noi» le parole del neodecano.
UNA SETTIMANA IN MEZZO ALLA GENTE: BAMBINI, GIOVANI, AMMALATI, FAMIGLIE
La celebrazione odierna è stata preceduta da un ricco e fitto calendario di incontri con i tanti parrocchiani. Domenica 10 novembre don Maurizio ha incontrato ragazzi e giovani delle parrocchie insieme a don Giorgio; dal 12 al 15 novembre ha personalmente incontrato tutti i bambini delle varie parrocchie che frequentano il catechismo; nella giornata di ieri, nel pomeriggio, presso la chiesa di parrocchiale di Valle Olona ha incontrato i malati, mentre ieri sera si è svolto un grande incontro con le famiglie della comunità.