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Cronaca | 18 novembre 2024, 15:22

Minacce in arabo per un attentato terroristico all'Insubria di Varese: tre studenti denunciati per procurato allarme

Giovedì scorso la polizia di Stato ha rintracciato tre ragazzi, due residenti in provincia di Como e uno residente nel Varesotto: secondo l'accusa sono i responsabili del messaggio che circolava tra gli studenti dell'università nel quale erano contenute minacce di terrorismo in nome del "genocidio in corso in Palestina". In realtà i tre avevano agito per scherzo

Minacce in arabo per un attentato terroristico all'Insubria di Varese: tre studenti denunciati per procurato allarme

Nella giornata di giovedì 14 novembre scorso la Polizia di Stato di Varese, dopo aver ricevuto la segnalazione di un messaggio minatorio con intenti terroristici che circolava tra gli studenti dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, ha rintracciato i tre autori del fatto, due studenti dell’Ateneo Varesino ed uno iscritto ad un’altra Università, denunciandoli in stato di libertà per il reato di procurato allarme presso l’autorità.

Gli agenti della D.I.G.O.S. di Varese, infatti, sono stati informati dal responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne dell'Università degli Studi dell’Insubria di Varese che era stato pubblicato, su una chat whatsapp creata per gli studenti del primo anno di informatica, un messaggio minatorio. Il testo del messaggio, scritto in arabo, comunicava l’intenzione di uno studente di compiere un attentato terroristico in un’aula dell’ateneo, motivata dall’asserita “indifferenza della comunità universitaria nei confronti del genocidio in corso in Palestina, perpetrato dagli israeliani”.

Le tempestive indagini esperite dagli investigatori della D.I.G.O.S. hanno portato a rintracciare i tre studenti responsabili della stesura e della divulgazione del messaggio, un ventenne ed un diciannovenne residenti in provincia di Como ed un diciannovenne residente in provincia di Varese.

A seguito dei dovuti accertamenti si è appurato che si trattava di uno scherzo di pessimo gusto: pertanto, i tre studenti sono stati deferiti per il reato di procurato allarme presso l’Autorità.

Redazione

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