Akobundu-Ehiogu 6
Parte come un’altra serata in cui i falli prevalgono su di lui, ma stavolta si ferma al terzo di inizio terzo quarto. Difesa del ferro tutto sommato discreta, al di là della sola stoppata a referto. Nel secondo quarto l’anima di Wilt Chamberlain si impossessa di lui per quindici secondi: sequenza schiacciata-stoppata-schiacciata eufemisticamente devastante.
Harris 5
Entra come uomo in missione contro Rob Gray, ma la missione non va poi così bene. Una prestazione fumosa in cui di arrosto rimane ben poco. Trova più palle perse che canestri segnati: il conto dice tre a due per le prime.
Alviti 6,5
Deciso e convinto nel fare quello che deve, ben più di quanto dicano i numeri finali. Sul velluto e senza troppi pindarismi in attacco, fa anche un discreto lavoro su Stewart in difesa, almeno in avvio di partita. Si nasconde un po’ sulla distanza e si mangia un paio di canestri piuttosto semplici.
Gray 6
Quattordici punti silenti, che arrivano da una mano carica che la lascia andare senza troppe ponderazioni. C’è in difesa, dove fa vedere anche una stoppata su Akin da manuale di rotazione, tempismo e aiuto. Dopo una partita e mezza di assenza, stavolta esce dalla panchina, ma non cambia nulla nell’economia della sua personale partita
Tyus 6
Difficile chiedere di più. Brutto, sporco e cattivo, ma presente lì sotto, pronto a dare fastidio su ogni rimbalzo. Ci mette otto secondi a spendere il primo fallo, e in attacco non la vede praticamente mai. Segna l’unico gol di serata nel secondo quarto, ma acchiappa otto rimbalzi equamente distribuiti tra difensivi e offensivi.
Librizzi 5
Con Cinciarini è uno scontro generazionale da cui il capitano biancorosso esce un po’ acciaccato. Non può essere sempre domenica (e infatti è sabato), ma la prestazione di stasera non è nemmeno lontana parente o affine di quella magica contro la Virtus. Apprezzabile la voglia: quella non manca mai.
Assui 6
Il tanquito trova minuti veri per la seconda partita di fila, anche se stasera sono solo tre: si fa un giro su Gray in difesa e trova un punticino dalla lunetta. Tirata d’orecchie l’1/4 ai liberi…
Hands 6,5
Subisce Rob Gray nella sua metà campo, ma con lui si scambia canestri: è un gentleman agreement tra due non mastini della difesa. Peccato che si trova a inventare arresti e tiro da nove metri un po’ troppo spesso, forzature che finiscono per sporcare la sua prestazione, che a fine serata è comunque fatta di ventitré punti, sette rimbalzi e sei assist. In difesa, ormai si sa, è quello che è, ma è penalizzato anche dai tanti mismatch in cui si ritrova.
Johnson 5
Fa onde, si vede, si nota ma a conti fatti non incide. Dà una mano a rimbalzo, ma chiude con un 2/9 dal campo che lascia molto a desiderare. Deve difendere sul lungo Pinkins, che lo punta spalle a canestro: si arrangia come può.