Territorio - 15 novembre 2024, 10:02

Alla sestese Cristina Cozzi, "campionessa" nell'insegnamento e nella solidarietà, l'onorificenza al merito di Cavaliere della Repubblica Italiana

Dietro al prestigioso riconoscimento voluto dal presidente Mattarella e che le sarà consegnato sabato dal Prefetto di Varese, c'è l'affetto e la stima di tutta Sesto Calende per una donna coraggiosa che nonostante la malattia continua ad impegnarsi per gli altri: «Una persona vera, che fonda la sua esistenza sui valori della solidarietà, del rispetto, dell'accoglienza, della tolleranza, della sacralità della vita, del coraggio»

Cristina Cozzi

Sabato 16 novembre il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello consegnerà le onorificenze all’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito ai varesini distintisi per i propri meriti a favore della comunità.

Quest’anno il titolo di Cavaliere della Repubblica è stato conferito alla sestese Cristina Cozzi, orgogliosa cittadina del Rione Mulini, docente di italiano presso l’Istituto Comprensivo “Ungaretti” di Sesto Calende. L'onorificenza è stata conferita come riconoscimento dei meriti di Cristina nel campo dell’insegnamento, del volontariato e del servizio al prossimo.

Sesto Calende ha visto Cristina quale presenza attiva nel tessuto civile come volontaria dell’UNITALSI e del gruppo giovanile L’antibradipo durante gli anni universitari, è stata anche tra i fondatori dell’Associazione Cittadini del mondo, svolgendo attività di docente di italiano per stranieri e ricoprendo il ruolo di segretaria dell’associazione stessa.

Dopo la laurea in lettere ha iniziato una carriera come docente presso le scuole di Taino, Somma Lombardo, Arsago Seprio e Sesto Calende senza per questo interrompere l'impegno in Cittadini del mondo, promuovendo anzi la collaborazione tra l’associazione e il mondo della scuola, diventando un punto di riferimento per molti studenti stranieri e non solo.

L’adozione internazionale del figlio Maxim e la contemporanea diagnosi di un sarcoma ha costretto Cristina a lasciare l’impegno di volontaria, per indirizzare la sua attenzione sulla propria salute e sul quella di Maxim, cui veniva diagnosticata una disabilità cognitiva associata a un disturbo dello spettro autistico. Le diverse recidive del tumore non hanno interrotto l’impegno di Cristina nel mondo della scuola, a solo titolo di esempio ha chiesto che il suo ultimo intervento venisse fissato durante le vacanze natalizie per poter seguire le proprie classi fino all’ultimo momento.

L’ultima recidiva durante la pandemia ha costretto Cristina a pesanti cicli di chemioterapia obbligandola a lasciare l’insegnamento attivo, ma non l’impegno a favore dei suoi studenti: si è infatti formata a distanza presso il Policlinico di Milano per la traduzione di testi scolastici in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) per la produzione di materiale scolastico per Maxim, ma ha voluto che questo materiale venisse messo a disposizione di tutti gli studenti del suo istituto: si tratta di un patrimonio di 130 testi.

Cristina ha messo a disposizione degli altri anche la sua competenza nel campo dell’adozione, diventato referente d’istituto per gli studenti adottati e prendendo parte attiva alla vita dell’associazione Famiglie per l’Accoglienza, composta da famiglie che vivono la realtà dell’adozione, dell’affido familiare e dell'accoglienza.

Così viene descritta Cristina da chi la conosce bene: «Una persona vera, che fonda la sua esistenza sui valori della solidarietà, del rispetto, dell'accoglienza, della tolleranza, della sacralità della vita, del coraggio» dice la professoressa Emanuela Melone, Dirigente Scolastico IC di Sesto Calende. 

«Cristina possiede così tanto bene che non ha bisogno di misurare o contingentare nulla. Apre la chiusa della diga e lascia che l'acqua fuoriesca, tanto l'acqua nella diga non finisce mai…» le parole di Luca Sommacal presidente Famiglie per l’Accoglienza.

«Cristina ha mantenuto contatti con i suoi ex-alunni, ormai sparsi per il mondo grazie anche agli strumenti culturali di cui Cristina li aveva arricchiti, e con i quali aveva un rapporto profondo di attenzione e condivisione» afferma Giovanni Chinosi, Presidente Cittadini del Mondo. 

«Ha un’attenzione per ciascuno dei suoi alunni, soprattutto gli adolescenti più difficili, che incontrano in lei una docente che sempre crede in loro e cerca con loro una strada; sanno che possono fidarsi della sua parola e della sua relazione con loro» afferma la professoressa Elisabetta Rossi, già Dirigente Scolastico IC di Sesto Calende.

«È una persona che stimo e per la quale ho un grandissimo rispetto sia come insegnante, sia come mamma perché spesso e volentieri mi è capitato di vederla in compagnia di suo figlio e quella magia che trasmette è indescrivibile, anche come donna, perché per me lei è stata sempre un esempio da seguire» sottolinea Andreea Raluca Persideanu, già studentessa di Cristina Cozzi.

Cristina ha vissuto, e continua a vivere, la sua vita con coraggio, ne ha accettato le sfide e ha deciso di affrontarle e lo ha fatto senza rinunciare al suo impegno verso gli altri, di volta in volta rimodulandolo e riorientandolo, ma sempre facendone la sua prima ragione, interpretando il suo ruolo di insegnante, di volontaria, di madre come un mezzo per "rimuovere gli ostacoli [...], che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana". (Costituzione Italiana, art.3).

Redazione