Un’interrogazione a risposta scritta per fare chiarezza sulla presunta incompatibilità col ruolo di consigliere comunale di Matteo Sabba, nominato assessore a Sicurezza e Commercio lo scorso primo ottobre.
A firmarla sono quasi tutti gli esponenti dell’opposizione: il gruppo del Partito Democratico al completo (composto da Maurizio Maggioni, Cinzia Berutti, Santo Cascio e Valentina Verga), Gigi Farioli (Popolo, Riforme e Libertà), Gianluca Castiglioni (Busto al Centro), Santo Cascio (Progetto in Comune).
Al centro della vicenda c’è appunto la presunta incompatibilità dell’allora consigliere Sabba legata al suo ruolo nella società che gestisce il chiosco del parco Comerio di proprietà comunale.
Nell’interrogazione, i consiglieri di minoranza ne ripercorrono le tappe, con l’affidamento di parco e chiosco all’associazione culturale “B.B.3.0-La Tribù di Busti Grandi” di cui Sabba era presidente, i profili di incompatibilità rilevati dal segretario comunale, le dimissioni di Sabba dall’associazione comunicate all’assise. Nel testo si parla poi del passaggio in carico del parco a una nuova società per la quale l’ex consigliere ha ricoperto il ruolo di socio amministratore fino al 2 ottobre. Movimentazioni societarie che «si evincono da visure camerali, che in ogni caso i consiglieri sottoscrittori della presente desiderano vengano verificate dagli organi preposti al controllo».
«In tutto il periodo trascorso da consigliere – si legge ancora nel testo – Sabba avrebbe mantenuto la carica di presidente dell’associazione culturale B.B. 3.0 in aperto contrasto con quanto da lui dichiarato (…) , evitando così la decadenza dalla carica e dando luogo alla convalida della sua elezioni a consigliere; successivamente Sabba ha inoltre ricoperto la carica di amministratore di “Caravan” fino alla data del 2 ottobre 2024 (data successiva alla sua nomina da assessore)».
E ancora: «Non è stato dato al consiglio comunale di conoscere la procedura e gli atti relativi al passaggio fra B.B. 3.0 e Caravan snc, rilevanti anche ai fini della possibile individuazione di ulteriori profili di incompatibilità».
Gli interroganti rivolgono al sindaco Emanuele Antonelli cinque domande, a cui il primo cittadino dovrà rispondere per iscritto.
1) Quali controlli e verifiche ha svolto il Comune (o lui la soc. Agesp) nell’acquisire e validare il passaggio fra Ass.B.B.3:0 e Caravan snc e quali controlli siano stati effettuati al fine di accertare eventuali profili di incompatibilità o inconferibilità, permettendo agli organi competenti (RPCT e Consiglio Comunale) di adottare le opportune decisioni;
2) Se corrisponda al vero, come parrebbe dagli atti ricordati in premessa, che il consigliere Sabba Matteo, pur accettando i profili di incompatibilità contestati dal Consiglio non abbia poi proceduto alla rimozione degli stessi come invece dichiarato nel documento prot. 0145563 del 24/11/2021 da lui sottoscritto e che ne asseverava la rimozione.
3) Quali le azioni intraprese per l'individuazione di eventuali responsabilità in vigilando, sia nel caso delle mancate dimissioni di Sabba in ASS. B.B 3.0, sia nel ruolo di Amministratore in Caravan e quali gli eventuali provvedimenti.
4) Perché nelle more delle procedure e dell'atto del Decreto di nomina di Sabba ad Assessore, nelle quali non poteva non emergere l'irrisolta incompatibilità, non abbia ritenuto di informare il Consiglio Comunale in quanto organo responsabile delle determinazioni in merito a questioni di incompatibilità;
S) Qual è il giudizio di Sindaco e Giunta in merito a tale situazione sotto il profilo della correttezza e dell'immagine dell'Amministrazione comunale e qualora tutto fosse confermato, quali iniziative si intendano assumere di ordine giuridico, amministrativo e legale in relazione all'incompatibilità nel ruolo di Consigliere e di anche del ruolo di Assessore di Sabba Matteo.
L’assessore Sabba, da noi interpellato, non vuole rilasciare dichiarazioni su questa vicenda, dicendo di essere impegnato a lavorare intensamente.