Nella giornata di domenica 10 novembre sono state ultimate le operazioni di predisposizione del ruscello vivaio nel Comune di Laveno Mombello. (LEGGI QUI)
Le attività, condotte dai volontari del comitato Bandiera blu a Cerro in collaborazione con le guardie ittiche volontarie di FIPSAS si sono concluse con la costituzione di tre ambienti gestionali.
A fare il punto della situazione dell'innovativo progetto, un unicum finora in Lombardia, è il responsabile e ideatore il dottor Fabrizio Merati:
«Il primo tratto prossimo alla foce del torrente vivaio nel Lago Maggiore (lunghezza di circa 50 m), ospita temporaneamente le trote fario di ceppo atlantico (non autoctone) catturate nel tratto superiore del corso idrico. Queste saranno al più presto trasferite in altro ambiente.
Il secondo tratto (lunghezza di circa 800 m), situato a monte e separato da un ostacolo insuperabile rispetto al primo, ospita tutte le trote marmorate recuperate nel corso delle operazione di cattura mediante elettro-pesca all’interno dell’intera asta del ruscello vivaio.
Nel terzo tratto (lunghezza di circa 740 m) situato a monte del secondo fino alle sorgenti del ruscello vivaio , tutte le trote catturate sono state trasferite nel tratto 1 (fario atlantiche) e 2 trote marmorate.
Tutte le trote sono state catturate mediante elettro-pesca metodo incruento che consente la cattura dei pesci presenti in un corpo idrico.
La situazione del ruscello vivaio all’inizio della sperimentazione si trova così suddiviso.
Tratto 3 a monte: assenza di trote e pronto per accogliere avannotti di trota marmorata prodotti nell’incubatoio di Laveno Mombello (anno 2024-25).
Tratto 2: presenza di sole trote marmorate destinato alla futura costituzione di un parco riproduttori selvatici di questa specie.
Tratto 1: in prossimità della confluenza del ruscello nel Lago Maggiore: accumulo temporaneo di fario atlantiche presenti nel tratto a monte in attesa di trasferimento in altro corso idrico.
All’inizio della sperimentazione la situazione del ruscello vivaio appare così riassumibile: rapporto tra fario atlantiche e trote marmorate 3:1.
Gli obiettivi primari dell’iniziativa possono essere così riassunti: costituzione di un ambiente caratterizzato dalla sola presenza della trota autoctona trota marmorata. Costituzione di un parco riproduttori selvatici di trota marmorata. Verifica della percentuale di sopravvivenza di trote immesse in ambiente naturale parzialmente protetto a differenti stadi di sviluppo. Individuazione delle metodiche ottimali di immissione di trote in ambiente naturale. Procedure meglio rispondenti all’immissione di trote in ambiente naturale. Protocollo di gestione delle immissioni. Protocollo di gestione di un ruscello vivaio».