A seguito della recente riunione svoltasi il 7 novembre scorso presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma e della recente crisi che ha colpito l'azienda Beko, si è tenuta oggi presso Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, un incontro sulle possibili azioni per tutelare i lavoratori dipendenti della fabbrica di Cassinetta a Biandronno.
LA RICHIESTA DALLA PROVINCIA
«È stato un incontro a cui hanno partecipato il Prefetto Salvatore Pasquariello, Confindustria con Camera di Commercio e i sindaci di Varese, Davide Galimberti e di Biandronno Massimo Porotti - ha dichiarato Marco Magrini, presidente della Provincia di Varese - Abbiamo fatto il punto rispetto all'incontro di Roma di settimana scorsa e un altro qui con i consiglieri regionali in collegamento».
«Quindi, c'è stata un'altissima discussione sulle prospettive ma quello che è emerso in modo fondamentale anche dalle voci dei sindacati e dei sindaci è la preoccupazione sul futuro della ditta Beko e si chiede con chiarezza al Ministero di intervenire per comprendere le azioni dell'azienda e quali siano gli investimenti che intende fare, perché non si può perdere una fabbrica storica così importante per tutti i noi. Tutto il territorio è compatto, non ci sono divisioni e c'è la volontà di portare avanti tutti insieme la difesa di questi posti di lavoro. Non sono solo 2500: la situazione coinvolge tutte le aziende che lavorano per Beko. Si parla di oltre 6mila cittadini e lavoratori e, quindi, è necessario che il territorio sia compatto per difendere questa situazione».
IL COMMENTO DI REGIONE LOMBARDIA
«Bene che sia emersa la volontà di ricompattare il territorio evitando le fughe in avanti degli ultimi giorni che rischiano solo di minare la credibilità delle nostre istituzioni verso il tavolo negoziale a Roma. La speranza è che il consiglio comunale di venerdì a Varese venga spostato a dopo il 20 proprio per non essere oggetto di strumentalizzazioni - così ha commentato Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega - Oltre alla compattezza e la necessità di evitare strumentalizzazioni che rischiano solo di danneggiare i lavoratori serve che ogni amministrazione faccia il possibile. Come Regione Lombardia l’impegno da parte dell’assessorato e dal Presidente Fontana è massimo, tanto che con i dirigenti regionali abbiamo presentato anche tutti gli strumenti di azione che possiamo mettere in campo e sui quali c'è massima disponibilità, però serve l’impegno di tutte le amministrazioni, comunali e provinciali, a partire dal comune capoluogo, non solo in termini di presa di posizione ma concretamente stanziando fondi e strumenti utili per convincere la multinazionale a tenere in piedi il sito di Cassinetta senza alcun ridimensionamento».
I SINDACATI
Sulla crisi Beko ecco le parole dei sindacati: «La posizione che abbiamo condiviso oggi è che non è praticabile una dismissione delle attività legate alla refrigerazione dello stabilimento di Casinetta di Biandronno. È importante che i lavoratori e i sindacati facciano le loro iniziative ma è anche fondamentale che le istituzioni e il territorio diano forza a questo punto di vista».