Giorgetti e il Governo se ne fregano dei poli produttivi italiani: dopo 70 anni, lo stabilimento chiude proprio mentre c’è un varesotto come ministro dell’economia
Se in ballo non ci fossero le vite di 2200 famiglie di Varese e provincia, farebbe quasi sorridere che, dopo 70 anni di vita in Italia, la produzione a Cassinetta di Biandronno cessi proprio mentre il varesotto Giorgetti è ministro. Proprio lui, che ha fatto della difesa delle aziende nostrane il suo baluardo politico, fin dagli esordi!
Sorridere fa anche il battibecco a distanza fra il citato ministro e il sindaco di Biandronno Massimo Porotti, pure lui, come ci tiene a ricordare, militante della prima ora. Il primo cittadino del Comune che ospita Beko continua - a parole! - a ribadire la sua fiducia nei confronti del Governo, tirando in ballo anche il leader del Carroccio e vicepremier Matteo Salvini che dovrebbe arrivare a portare non si capisce quale aiuto salvifico, ma dietro le parole sono chiari la preoccupazione e il pessimismo, perché questo Governo a difendere i poli produttivi italiani proprio non ci pensa!
E pessimisti siamo anche noi del PD! Perché a questa difesa dell'italianità sbandierata dal Governo Meloni non ci abbiamo mai creduto.
E abbiamo fatto bene, visto che proprio in provincia di Varese, proprio a casa del ministro Giorgetti, non c'è nessuna tutela per i lavoratori/trici che da anni qui si guadagnano il pane, né alcuna cura per l’indotto che da questi poli produttivi deriva e che influisce pesantemente proprio sul territorio a Giorgetti tanto caro.
Anche noi, come il sindaco di Biandronno, pensiamo che la produzione dovrebbe rimanere qui, dove le maestranze sono esperte e abili. Ma se l'azienda è cieca e pensa solo al profitto, è ruolo della politica tutelare i lavoratori e le lavoratrici.
Giorgetti dall'alto del suo ministero avrebbe tutte le armi per condurre questa battaglia e invece i gemiti che arrivano dai suoi concittadini/e sono rimasti sempre inascoltati.
Il PD di Varese sarà costantemente accanto ai/alle dipendenti di Beko e ai sindacati, nella loro battaglia perché l’azienda rispetti i diritti e la dignità e la produzione resti sul nostro territorio e dimostreremo questo impegno concreto in tutte le sedi.
La segretaria, Manuela Lozza
Il delegato al Lavoro, Sergio Gaudio