Con la delibera approvata dal consiglio comunale del 31 ottobre entra nella fase finale il Piano Attuativo per il recupero dell’area ex Q8 di corso Matteotti a Sesto Calende in variante al PGT.
«Un passaggio importante per la città dopo tanti anni di presenza in centro del cosiddetto ecomostro: quattordici anni dal fallimento del primo intervento e quasi quattro dall’acquisto da parte dell’impresa Enrico Colombo S.p.a - sottolinea l'amministrazione comunale - il progetto approvato è diverso sia dalla proposta iniziale del 2021, con una torre di 12 piani, sia dal progetto del 2023 ridotto a 10 piani e poi bocciato dalla Sovrintendenza. La proposta attuale prevede due edifici, con il più alto che avrà sette piani».
Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano Attuativo dopo aver esaminato e accolto parzialmente le osservazioni pervenute dopo l’adozione, che riguardano: il valore dell’eliminazione della servitù pubblica sul piano -2 dei parcheggi (decisa dalla precedente Giunta), una migliore sistemazione dei parcheggi al piano terra, per aumentarne il numero, la possibilità di uso pubblico del piccolo Parco Giochi, il cambio del progettista che non risultava nelle tavole visionate in consiglio comunale lo scorso aprile.
«La nuova amministrazione si è fatta carico dell’esame delle osservazioni nei tempi più brevi possibili, attraverso un confronto con l’impresa, aprendo un dialogo condotto con spirito collaborativo e allo scopo primario di arrivare al più presto all’avvio dei lavori tanto attesi da anni» aggiungono dal Comune.
Queste le decisioni sulle osservazioni, parzialmente accolte: una modifica del parcheggio al piano terra, con un aumento complessivo di 9 posti auto, di cui 5 saranno dedicati alle ricariche per veicoli elettrici; preso atto che l’eliminazione dell’uso pubblico del parcheggio -2 era già stata decisa dall’Amministrazione precedente, si è ipotizzato di compensarla attraverso la cessione al Comune del parcheggio privato di uso pubblico al piano -1 di Piazzale Moro (sede Polizia Locale); la verifica indipendente dei valori di questa transazione; la corretta indicazione del progettista su tutte le tavole. Non è stato trovato invece un accordo per l’uso pubblico del parco giochi privato, date anche le sue limitate dimensioni.
«È stata tuttavia prevista la possibilità di utilizzare parte degli oneri di urbanizzazione dovuti per un nuovo parco giochi in una frazione che ne è attualmente sprovvista. Ciò non esclude la possibilità di intervenire sul parco giochi del centro che, come ribadito durante il dibattito in Consiglio Comunale, la Giunta attuale continua a ritenere non adeguato rispetto a quello eliminato dall’intervento della Nuova Marna. Se tutto procederà come previsto, questa fase potrà essere chiusa all'inizio del 2025. A quel punto si potrà procedere alla stipula della convenzione tra Comune e impresa, per poi passare alla fase di riapertura del cantiere» conclude l'amministrazione comunale.