Nelle scorse settimane i militari effettivi alla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Busto Arsizio hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Busto Arsizio Veronica Giacoia, a seguito delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore Flavia Salvatore, presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, nei confronti di due cittadini tunisini, H.S., rintracciato in una abitazione di Marnate – con il supporto ed il contributo informativo della Stazione Carabinieri di Gorla Minore - e H. Y., già recluso per altra causa, entrambi 29enni.
Lo spunto iniziale alle indagini è arrivato dagli accertamenti conseguenti alla rapina perpetrata l’11 marzo scorso ai danni di un’agenzia viaggi di Castellanza, ad opera di due uomini armati di pistola e col volto travisato, il cui complice, rimasto all’esterno con le mansioni di “palo”, era stato prontamente rintracciato e tratto in arresto dai Carabinieri del Norm di Busto Arsizio.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di acquisire elementi che, oltre a portare all’individuazione di tutti gli autori della rapina, hanno consentito di accertare che il “core business” del soggetto tratto in arresto per la rapina, era in realtà lo spaccio di cocaina. L’ordinanza di custodia in carcere riguarda anche un terzo complice, anch’egli tunisino, non ancora rintracciato.
I tre sono accusati di aver venduto complessivamente circa 1.300 dosi di cocaina a Legnano, specie nei pressi della locale stazione ferroviaria, ma anche a Castellanza, Marnate e San Giorgio su Legnano a partire dal 2015.