All’improvviso un’impresa pazzesca: Virtus Bologna al tappeto.
Incredibile la Pallacanestro Varese. Sette giorni dopo la “vergogna” (parole e musica di Herman Mandole) di Trieste, i biancorossi trovano una prestazione da sogno, inaspettata, antitesi di tutte quelle messe insieme finora e sconfiggono le Vnere, vice campioni d’Italia e prime in classifica in questo campionato.
Finisce 104-95 in una Masnago in delirio. Capita che Davide sconfigga Golia, ma non così, non con una squadra così “sbagliata” finora, con Gray fuori e senza i due rinforzi opzionati già opzionati sul mercato. Invece - dietro alla miglior partita in carriera del capitano Matteo Librizzi (28 punti per lui) e alla prova clamorosa sui due lati del campo di Jaron Johnson - ecco finalmente una squadra che va oltre i propri limiti e vola per cogliere il fiore più alto, più bello, più unico.
Le stoppate di Kao, la grinta e le triple di Alviti, le giocate di Hands, quelle di Harris: Varese tira finalmente da 3 come nelle sue corde (47%) e tiene sia a rimbalzo (minor numero di rimbalzi subiti in 7 partite) che in difesa; così la Virtus (Belinelli 23, Shengelia 19), dietro quasi sempre nel punteggio, prova a mettere la testa avanti ma mai riesce a tenerla.
Oggi Varese, oggi il suo capitano, oggi l’intero palazzetto ne aveva di più. E si sono regalati la più incredibile delle sorprese.