Hockey - 10 novembre 2024, 21:29

VIDEO. Uomini prima che Mastini: questa è la vittoria più bella del Varese (4-3)

I gialloneri vincono al primo rigore a oltranza una delle partite più sofferte della loro storia: fanno cadere l'imbattibile Caldaro dopo avere perso anche Marcello Borghi (c'è apprensione e si teme un lungo stop) e Schina. Un gruppo vero si stringe al portierino diciassettenne Filippo Matonti che batte anche il mostro Andergassen. Anche se noi, proprio oggi, non dimentichiamo Rocco Perla

Filippo Matonti, portierino diciassettenne, in trionfo sotto il pubblico dei Mastini arrivato a Caldaro

Memorabili. I Mastini, più che vincere a Caldaro nel modo più eroico possibile (in rimonta, al primo rigore a oltranza, senza quattro uomini chiave e con il diciassettenne Filippo Matonti in porta contro una squadra che arrivava da undici vittorie su undici), fanno qualcosa di ancora più indimenticabile e grande. Dimostrano a se stessi, a noi e a tutti che, sotto la cenere, cova la stessa scintilla che li aveva portati a fare innamorare una città intera. La scintilla dell'amore per questa maglia che trasforma i giocatori in uomini, gli uomini in varesini, i varesini in Mastini pronti a tutto, contro tutti.

C'è una scena che non dimenticheremo mai, come quando Odoni si inginocchiò davanti alla maglia di Marco Fiori dedicandogli la prima Coppa Italia vinta dai Mastini dopo 27 anni di attesa. È quella di Marcello Borghi che, dopo aver visto un avversario cadergli involontariamente addosso e piegargli il ginocchio per qualcosa probabilmente di molto grave, è riuscito a trascinarsi dietro il plexiglass alle spalle della porta del Caldaro, dove si è appoggiato a incitare i compagni nel secondo e terzo tempo, nell'overtime e ai rigori. Compagni che alla fine si sono posizionati sulla linea blu, l'hanno guardato e, stecche al cielo, sono piombati su quella maledetta balaustra che li separava per dedicargli l'impresa: «Ti aspettiamo, Marcello, fin quando sarà necessario farlo. Questa è per te». È per te, signor Borghi.

Ed è per Andrea Schina, uscito in una pozza di sangue per un disco che gli è piombato sul labbro e sui denti, rompendogliene due: già senza Raimondi (oggi assente) e Michael Mazzacane, che prima o poi tornerà, lì s'è visto il miracolo di una squadra chiamata Mastini. Preso immediatamente il gol del 2-1 di Valentini quasi dal punto d'ingaggio, il Varese è rimasto schiacciato davanti a Filippo Matonti - ne parleremo poi - prima di trovare la rabbia e l'orgoglio di chi, dopo aver perso molto sangue, decide di rialzarsi e arrivare in fondo. 

Il 2-2 di Tilaro su invenzione del mago Franchini, la nuova botta del gol altoatesino e, ancora, il 3-3 di Kuronen davanti alla gabbia smarcato dal sontuoso capitan Vanetti, i due minuti in inferiorità dal 58' e l'assedio totale del Caldaro, proseguito anche durante l'overtime, prima dei rigori degni di una eterna finale come questa, conclusi al sesto tiro, il primo a oltranza, vincente grazie a Makinen dopo i due segnati dai compagni Tilaro e Franchini in precedenza: non è un playoff e un ennesimo episodio della saga infinita tra Varese e Caldaro questo?

E siamo a Filippo Matonti, nuovamente titolare, su cui dobbiamo dire due cose. Primo: senza la sua parata d'istinto su Virtala all'overtime, e altre simili disseminate nel match, il Varese avrebbe perso. Secondo: noi non ci dimentichiamo, proprio stasera in cui una stellina diciassettenne oscura anche il mostro Andergassen, di Rocco Perla. Che di parate simili ne ha fatte tante, sempre decisive come quella di Filippo: semplicemente, da oggi e non solo da oggi esistono due portieroni per i Mastini di cui andare fieri. Perché non essere contenti? Perché non pensare a Rocco ora, dopo che lui ha pensato ai Mastini sempre?

La partita resterà comunque impressa nel libro più bello dei gialloneri, capaci di giocare una sfida da lacrime e sangue senza i loro leader. Da non credere. Si era già capito tutto dopo l'avvio choc con il Caldaro in gol in velocità dopo 31 secondi alla prima azione per l'1-0: ma il vento, che sembrava spingere anche stavolta i cannibali, era in realtà già alle spalle dei gialloneri quando Pietro Borghi era partito da metà pista arrivando davanti ad Andergassen per l'1-1 nell'angolino.

Il vento soffiava dal petto dei Mastini e dalle pieghe di una sfida che riesce sempre a esaltare, fors'anche per una certa soggezione, gli uomini in maglia giallonera. Ora, se ci sarà da aiutare e corroborare una squadra che merita tutto, e che potrebbe ora essere ridotta all'osso, sicuramente la società non l'abbandonerà. Intanto: grazie, ragazzi.

Caldaro-Varese 3-4 ai rigori (1-1, 1-1, 1-1, 0-0, 0-1)
Reti
: 31” Wieser (Siiki, M. Virtala) 1-0, 13’07” P. Borghi 1-1; 21’26” Valentini (B. Andergassen, J. Oberrauch) 2-1, 31’41” Tilaro (Franchini) in sup. 2-2; 43’20” Clericuzio (Valentini, M. Virtala) 3-2, 52’42” Kuronen (Vanetti) in sup. 3-3; rigore decisivo di Makinen
Caldaro A. Andergassen (Rohregger); Massar, Mi. Soelva, Siiki, Wieser, M. Virtala; Valentini, Clericuzio, De Donà, Vinatzer, Felderer; Reffo, Schoepfer, Mo. Soelva, B. Andergassen, J. Oberrauch; Anderlan, M. Oberrauch, Oberhuber, Cappuccio, Erschbamer. All. T. Virtala.
Varese F. Matonti (Perla); Makinen, Crivellari, Ghiglione, Kuronen, Franchini; Schina, Fanelli, Perino, Vanetti, M. Borghi; M. Matonti, E. Mazzacane, Piroso, P. Borghi, Tilaro; Allevato, Fornasetti. All. Glavic.
Arbitri Giacomozzi-Wiest (Carrito-Fecchio)
Note - Penalità Caldaro 10', Varese 8'. Tiri Ca 38, Va 21. Spettatori 335

Tredicesima giornata
Oggi: Caldaro-Varese 3-4 ai rigori.
Ieri: Fassa
-Bressanone 4-3, Fiemme-Como 3-2 all'overtime, Feltre-Appiano 3-4, Alleghe-Dobbiaco 6-2, Valpellice-Pergine 3-2 all'overtime. Riposo: Aosta.

Classifica
Caldaro punti 34; Aosta 28; Feltre 25; Varese, Valpellice 22; Appiano 21; Alleghe*, Pergine 18; Dobbiaco 13; Fassa* 12; Fiemme 10; Como, Bressanone 4. *una partita in meno

Giovedì 14, 20.30: recupero Alleghe-Fassa

Quattordicesima giornata, prima di ritorno
Sabato 16
: Como-Pergine (18), Fassa-Valpellice (18.30), Appiano-Aosta (19.30), Fiemme-Feltre (19.30), Dobbiaco-Varese (20), Alleghe-Caldaro (20.30). Riposo: Bressanone

Quindicesima giornata
Giovedì 21 novembre, 20.30: Appiano-Valdifiemme (20), Valpellice-Aosta, Varese-Como, Pergine-Bressanone, Feltre-Fassa, Caldaro-Dobbiaco. Riposo: Alleghe

Andrea Confalonieri


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