Tutto quello che fa l’associazione CuoriKonnessi si può raccontare.
Ma nessuna parola sarà tanto adeguata per descrivere quanto è importante il suo contributo quanto le lacrime di emozione, gli occhi gioiosi e i sorrisi contagiosi dei bambini di Riacho Grande in Brasile. Il Centro sociale “Massimiliano Kolbe” è uno spazio di accoglienza in cui le Missionarie dell’Immacolata di Padre Kolbe, tra cui la fagnanese Katia Colombo, contribuiscono al sostegno e allo sviluppo di giovanissimi in situazioni di vulnerabilità e rischio sociale.
CuoriKonnessi ha scelto la realtà sudamericana e il Centro aiuto alla vita della città quali destinatari dei soldi raccolti in occasione dei numerosi appuntamenti dalla stessa organizzati, tra cui la festa della birra e la cena con delitto.
Venerdì sera i volontari e gli sponsor dell’associazione, tra cui imprenditori e negozianti, si sono ritrovati all’oratorio San Stanislao per consegnare ai beneficiari due assegni dell’importo di 5mila euro ciascuno. Tra gli altri sono intervenuti anche il sindaco Marco Baroffio e il nuovo parroco don Simone Chiarion.
La missione in Brasile
I fondi devoluti al Centro di Riacho Grande saranno utilizzati per garantire ai tanti bambini e ragazzi accolti, circa 120 dai 6 ai 17 anni, di poter mangiare.
La situazione in loco è di estrema povertà, miseria e violenza, spiegano le missionarie Stefania Casati e Sonia Flori, arrivate a Fagnano da Bologna per ritirare l’assegno donato dall’associazione.
«Il Centro - affermano - ha la funzione di togliere i bambini dalla strada. Per tanti di loro quello che consumano nella nostra struttura è l’unico pasto della giornata».
Katia Colombo si è collegata telematicamente da oltreoceano per salutare e ringraziare. Con lei c’erano alcuni dei bambini di cui si prende cura, grati per il cibo che sarà comprato ed emozionati nel rivedere due ragazze, Carlotta Marzaro e Sofia Parravicini, che hanno trascorso del tempo come volontarie nella struttura delle Missionarie dell’Immacolata di Padre Kolbe.
Il Centro aiuto alla vita
L’altro assegno è andato sempre a favore dei bambini e delle loro famiglie: al Cav di Fagnano Olona. «Abbiamo voluto sostenere le mamme che hanno bisogno di soldi per far crescere i loro figli» dice il presidente dell’associazione, Stefano Ferè.
«Nel 2023 abbiamo assistito 30 famiglie, sia italiane sia straniere – dichiara la coordinatrice del Cav, Silva Grassilli – e 35 minori. L’aspetto più bello? Il contatto con le mamme ed anche con i piccoli, che noi seguiamo fino ai 6 anni d’età. Tra le altre cose, abbiamo anche i giocattoli. Quando li doniamo, i bambini fanno certi sorrisi…».
I cuori konnessi dei volontari
L’avventura di CuoriKonnessi è nata dall’iniziativa di un gruppo di amici che qualche tempo fa hanno deciso di organizzare momenti di aggregazione e di donare il ricavato a chi ne avesse bisogno. Così a marzo 2024 è stata costituita l’associazione.
I volontari sono tanti, circa un centinaio. Tra questi anche l’assessore comunale Daniela Caprioli che non ha dubbi: “Sarà una frase banale, ma è la verità: è più bello dare che ricevere”.
«Quando aiuti gli altri – aggiunge il vicepresidente di Cuori Konnessi, Massimo Parravicini – è di più quello che ottieni di quello che dai. E vedere le facce di questi bambini ti ripaga tanto».
L’esperienza in Brasile
La figlia del vicepresidente, Sofia Parravicini, 24 anni, in Brasile ci è andata già due volte e di certo, a giudicare anche dalle reazioni emozionate dei bambini in collegamento telematico da Riacho Grande, l’esperienza ha lasciato il segno. Da ambo le parti. «È stata un’esperienza molto positiva – sono le sue parole - che mi ha fatto capire che la vita si può vivere anche in modo diverso. In Brasile ho imparato a vivere con poco, anche se non mi mancava niente. Oggi quando voglio comprare qualcosa mi chiedo se ne ho davvero bisogno». Non solo. «Ho imparato a cogliere la bellezza delle piccole cose».
Con tanti ragazzi del Centro è rimasta in contatto. Un contatto che, come ha sperimentato dall’altra parte dell’Atlantico, va oltre le parole. «A legarci – racconta - bastava un abbraccio».