Dal 4 novembre la campagna di vaccinazione antiinfluenzale è entrata in una nuova fase, in quanto il vaccino è ora disponibile gratuitamente per tutti i cittadini e non solo per i soggetti appartenenti alle categorie più a rischio in base all’età o a particolari patologie. Come giustamente raccomandato da ATS nel suo comunicato “è importante che anche chi non rientra nelle categorie a rischio scelga di vaccinarsi per ridurre la circolazione del virus in un ottica sia di protezione personale che dell’intera comunità”.
Il dottore Salvatore Pisani, epidemiologo e membro del Comitato Varese in Salute, sottolinea che: «In Italia ogni anno si vaccina contro l’influenza circa il 20% della popolazione ed è una sfida vaccinare il maggior numero di persone possibile. Sopra i 64 anni, nel 2023-24 la popolazione italiana è coperta per il 53,3%, nonostante l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sia di almeno il 75%. La vaccinazione riduce i danni di salute dell’influenza, come la mortalità, l’ospedalizzazione e la morbilità con riduzione della produttività; tale effetto è tanto maggiore quanto maggiore è la copertura. Uno studio condotto in ATS Insubria nel 2019 ha dimostrato che negli anziani con malattie croniche si potrebbe risparmiare più del 13% della mortalità, se si ottenesse una copertura del 75%».
Non dobbiamo quindi sottovalutare l’influenza, che, come ci ricorda il Prof. Paolo Antonio Grossi, Direttore della Clinica delle Malattie Infettive e Tropicali della ASST Sette Laghi e Professore Ordinario di Malattie Infettive dell’Università dell’Insubria: «Si tratta di una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali che circolano in tutto il mondo. Nei climi temperati, come in Italia, le epidemie stagionali si verificano principalmente durante l’inverno, mentre nelle regioni tropicali l’influenza può verificarsi durante tutto l’anno, causando epidemie in modo più irregolare. L’influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo ed è tra le poche malattie infettive che di fatto ogni individuo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive. Le persone anziane, i bambini più piccoli, le donne in gravidanza e le persone con malattie croniche sono maggiormente soggetti a forme gravi, ma tutta la popolazione può sviluppare gravi complicanze, tra cui polmonite, miocardite ed encefalite, che possono portare al decesso. L’infezione da virus influenzale determina infatti un eccesso di mortalità. Ogni anno in Italia si stimano mediamente circa 8000 decessi per influenza e le sue complicanze».
«Seguiamo l’indicazione e l’esempio di grandi esperti come il professor Grossi, che scrive “Io mi vaccino tutti gli anni e lo reputo non solo una tutela nei confronti del sottoscritto ma anche un dovere etico nei confronti dei pazienti che assisto nello svolgimento della mia attività professionale"» fanno sapere dal Comune di Varese con una nota. «Invitiamo dunque tutti i varesini ad aderire alla campagna vaccinale», è l’appello di Guido Bonoldi, Consigliere comunale con delega alla sanità.
Si ricorda che è possibile rivolgersi ai centri vaccinali di ASST Sette Laghi, prenotando attraverso il portale regionale telefonando al numero verde regionale 800894545, attivo da lunedì a venerdì dalle 8:00 alle 19:00 o prenotandosi sul sito www.prenotasalute.regione.lombardia.it.
È possibile anche ricevere il vaccino in farmacia oppure presso l’ambulatorio del proprio medico di medicina generale. Nella nostra città sono 7 le farmacie che hanno aderito alla campagna e dove è possibile ricevere il vaccino sulla base di agende stabilite dalla singola farmacia: Sociale di piazza Carducci, Centrale di corso Matteotti, farmacia della Brunella in via Salvo d’Acquisto, la Gagliardelli di viale Milano, Bombardelli di Sant’Ambrogio, Salini di Bobbiate e la Farmacia Pomi di Avigno. Ricordiamo infine che è possibile e raccomandato ricevere contemporaneamente la vaccinazione contro l’influenza e quella anti-covid.