Da poche settimane la comunità pastorale SS. Trinità di Gavirate, che comprende anche Comerio, ha un nuovo parroco. È don Marco Casale, in carica fino allo scorso settembre come responsabile della della comunità pastorale “Beato Don Carlo Gnocchi” di Varese.
Don Marco è sempre stato molto attivo nell’ambito della solidarietà sociale e ha già in programma di avvicinarsi, conoscere e sostenere i suoi nuovi parrocchiani.
«Ho trovato un contesto ricco dal punto di vista sia della fede che della storia delle parrocchie della comunità di Gavirate - racconta - ho trovato tante persone pronte all’aiuto nella vita parrocchiale che mi hanno accolto a braccia aperte facendomi sentire a casa».
In merito alle iniziative che ha in previsione di portare avanti nei prossimi mesi spiega: «Ho già ascoltato il consiglio pastorale con cui abbiamo deciso di lavorare su quattro punti cardine: la trasmissione della fede tra generazioni, l’uso degli immobili, l’annuncio del Vangelo e la carità verso gli anziani e gli infermi».
«Per ognuno di questi temi abbiamo già in programma diverse azioni concrete - prosegue il nuovo parroco gaviratese - quindi vogliamo prenderci cura delle famiglie con percorsi di condivisione e reciproco aiuto, sostenendo soprattutto quei nuclei che si trovano in difficoltà. Vogliamo anche prenderci cura degli immobili, non dobbiamo lasciarli deperire o lasciare spazi vuoti, sicuramente alcuni potranno essere utilizzati per l’accoglienza abitativa».
«Vogliamo anche riprendere le benedizioni natalizie delle case degli abitanti della nostra comunità. Io e don Luca - spiega don Marco - nel giro di qualche anno miriamo a raggiungere tutte le case».
Don Marco ha commentato poi anche la recente vicenda del fallimento della ditta gaviratese Ilma Plastica: «Ci siamo resi disponibili ad aiutare come possiamo tutti coloro che ne avessero bisogno. Mi sono anche speso personalmente con alcuni imprenditori locali che conosco. Le specializzazioni dei lavoratori sono molto diverse e interessanti, bisogna solo capire come ricollocarli al meglio - spiega il prevosto - ho incontrato anche i custodi per capire come poterli aiutare. Al momento tutti i lavoratori sono in una situazione di attesa, in un limbo, senza avere notizie certe sul futuro. Sicuramente la situazione nelle prossime settimane si dovrà risolvere in qualche modo».