Sarà Keifer Sykes il sostituto di Nico Mannion in casa Pallacanestro Varese?
La trattativa è in fase avanzata, la firma non è ancora arrivata (siamo a un ballottaggio con un altro regista: chi dice sì per primo, arriva…) il nome - come nel caso di Alex Tyus - si porta dietro una carta d’identità matura (nel caso di specie 30 anni, 36 invece quelli del lungo americano di passaporto israeliano) ma anche delle referenze a prova di bomba.
Sykes è una scoperta di Nicola Alberani, gm nostrano dal tocco fatato nello scegliere gli americani: era il 2018, lo trovò nell’A2 turca, lo portò ad Avellino, ne venne fuori un giocatore decisivo. Poi il capitolo Milano, un anno dopo, come compagno di Luis Scola nella sua penultima stagione da atleta: poche partite, tutte convincenti, fino al fischio finale anzitempo dettato dal Covid. Quindi ecco un po’ di NBA, di Australia e tanta G-League.
Attaccante completo, talentuoso, regista concreto (4,2 assist in Irpinia), tiro, velocità: per far male in avanti ha, o quantomeno aveva, tutto. Da verificare l’impatto difensivo, gli anni che sono passati, e la voglia di rigiocarsi una chance in Europa. La sua presa confermerebbe il solco già aperto con Jaron Johnson e confermato con Tyus: a questa squadra serve esperienza.
A proposito del lungo: è ancora negli Stati Uniti, ad attendere il visto. La sua presenza contro la Virtus Bologna domenica è impronosticabile, c’è tempo fino a venerdì: JJ era stato tesserato con un blitz il venerdì mattina, il nostro deve ancora partire e il tempo corre.
Infermeria: il responso degli esami medici per Justin Gray è lesione muscolare al polpaccio sinistro, riportata contro Trieste. Certa la sua assenza contro Bologna, possibile il suo rientro contro Scafati.