Auser ha potuto usufruire per anni di un mezzo attrezzato per l’accompagnamento di disabili in forma gratuita, senza dover sostenere alcun costo né nell’acquisto, né nella manutenzione, né nell’assicurazione grazie alla Società “Pulmino Amico” che ha raccolto il contributo di imprenditori bustesi e del territorio, pubblicizzando le loro attività con inserzioni sul mezzo con lo scopo di finanziare questa operazione di importante valore sociale.
Come in altre città anche a Busto alcune imprese locali hanno aiutato le associazioni di volontariato, permettendo loro di dotarsi di mezzi indispensabili e nello stesso tempo hanno promosso le proprie attività e dimostrato una positiva sensibilità sociale.
Questo tipo di operazione, a Busto come in molti altri Comuni, ha avuto il sostegno decisivo dell’Amministrazione Locale.
Anche il Comune, pur rispettando tutte le iniziative delle diverse associazioni finalizzate ad ottenere la disponibilità di mezzi (chi ricevendo in un'unica donazione un mezzo, chi finanziandolo in proprio), ha giudicato positivamente e sostenuto la modalità di questa operazione proposta da Auser in accordo con Pulmino Amico. Questa collaborazione con il Comune ha aiutato il successo dell’operazione, suggellato dall’inaugurazione del mezzo avvenuta con la partecipazione del Sindaco nel 2020.
Oggi il contratto di comodato è concluso dal mese di luglio e la società Pulmino Amico si è resa disponibile a rinnovare questa esperienza, lasciando comunque in questi mesi la disponibilità gratuita del mezzo ad Auser ed alle associazioni che collaborano con lei.
Nel frattempo, il Comune di Busto ha avanzato alle Associazioni diverse ipotesi di lavoro per valutare come incrementare il servizio di accompagnamento familiare, come aumentare la dotazione di mezzi fruibili e con diverse forme organizzative: tutte ipotesi importanti, interessanti e ancora da implementare. Perciò la proposta Pulmino Amico/Auser e la forma collaborativa già sperimentata con il Comune è rimasta in predicato nelle more di un dibattito ancora aperto.
Quello che si riuscirà a fare perché Auser ed altre associazioni ottengano dei mezzi attrezzati dipenderà comunque dai contributi di singoli cittadini e di imprese.