Da un barlume di speranza, all'angoscia, al dolore. Le lacrime e i ricordi di Travedona Monate e Ispra per Davide Violin, dopo che le autorità hanno sospeso da ieri le ricerche del ristoratore varesotto disperso dallo scorso sabato a causa dell'alluvione avvenuta in Liguria ad Arenzano, dove si era trasferito da qualche anno.
I ricordi personali si intrecciano con quelli professionali, perché Davide Violin prima che un professionista appassionato e preparato era una persona affabile e di compagnia.
«Che tristezza immensa Davide - scrive sui social l'ex assessore di Travedona Monate Gianpietro Schiffo - quando mi sedevo al bancone dei tuoi locali, ti ho sempre ripetuto queste parole: “Sei uno dei Barman migliori mai incontrati, di un’eleganza rara, se non unica, mi fai sentire sempre un gran signore". Grazie amico mio, grazie per averci regalato amicizia, professionalità e discrezione per tanti anni. Siamo cresciuti con te dal Forever di Ispra in poi; non mi perdonerò facilmente di non esser venuto a trovarti in Liguria fin da subito. Purtroppo adesso è tropo tardi».
Toccante ed emozionante anche il ricordo affidato a Facebook dall'artista di Travedona Monate Giuliana Rossatti che abita vicino ad una dei locali che Violin ha gestito negli scorsi anni.
«Non ci sono parole quando si perde la vita in un attimo ed io ne so qualcosa - sottolinea Giuliana Rossatti - quindi le uniche parole che rimangono sono quelle dei ricordi. Sì i bei ricordi di una gioventù allora spensierata, allegra, dove ti ho conosciuto i primi tempi a Galliate Lombardo e poi ti abbiamo seguito in tutti i locali che hai gestito in maniera impeccabile».
«Il mitico Forever di Ispra, dove ci “rimboccavi” di cibo, anche se ordinavamo una semplice coca cola - continua Giuliana - e per finire qui sotto casa mia, all’ex Monate Chic, dove ci salutavamo tutti i giorni, parcheggiando dietro casa mia. Ecco le uniche parole che posso esprimere sono queste, associate ad una tristissima consapevolezza che la vita è davvero un soffio e come quel soffio sei volato via. Fai buon viaggio e saluta mio fratello, che anche a lui hai servito con i tuoi cocktail un sacco di volte».