- 31 ottobre 2024, 11:32

Vince Gibellina, Gallarate non sarà “Capitale italiana dell'Arte contemporanea 2026”. «Premiato un modo di proporsi che non ci appartiene»

Il progetto “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura” non è stato il prescelto dalla giuria. A Gallarate è stata preferita la proposta del piccolo comune siciliano, capace di incarnare una visione artistica innovativa e fortemente simbolica per il territorio dell'isola. Il sindaco Cassani: «Abbiamo fatto un’ottima figura anche se non abbiamo vinto. Evidentemente ha premiato un modo di proporsi che a noi, con una spiccata “cultura del fare”, non appartiene»

La candidatura di Gallarate non è stata giudicata la migliore. La proclamazione è avvenuta oggi nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma

L’attesa si è conclusa e, alla fine, è Gibellina a conquistare il titolo di "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" per il 2026, lasciando Gallarate a un passo dalla vittoria.

La proclamazione è avvenuta oggi nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, durante una cerimonia che ha visto la partecipazione del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, del Direttore generale della Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello e della Presidente della Giuria Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

Gallarate aveva presentato il progetto “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”, un’iniziativa ambiziosa che puntava a valorizzare il patrimonio artigianale e culturale della città attraverso una serie di eventi e installazioni di arte contemporanea. Nonostante l’originalità e la qualità della proposta, la giuria ha scelto Gibellina, premiando il progetto “Portami il futuro”, capace di incarnare una visione artistica innovativa e fortemente simbolica per il territorio siciliano.

IL COMMENTO DEL SINDACO CASSANI

«Abbiamo fatto un’ottima figura anche se non abbiamo vinto – ha dichiarato il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, in trasferta a Roma per la cerimonia di proclamazione - Abbiamo valorizzato la nostra città e la nostra storia. Il progetto che abbiamo presentato è stato ben concepito e in molti ci hanno fatto complimenti. Gallarate si sarebbe meritata, come gratificazione di oltre 70 anni di attenzione continuativa all’arte contemporanea, questo importante riconoscimentoRimango dell’idea che se la giuria fosse andata a visitare le 5 città finaliste, la scelta finale sarebbe stata differente.

Ha vinto, come già capitato con la Capitale della Cultura, una città siciliana e speriamo che impieghino bene quest’ennesimo contributo statale e questo importante titolo – ha proseguito il primo cittadino di Gallarate - Gibellina ha sicuramente un patrimonio artistico considerevole nato oltre 50 anni fa ma ci pare che negli ultimi decenni non si sia resa protagonista di iniziative artistiche contemporanee innovative e degne di nota. Evidentemente ha premiato un modo di proporsi che a noi, con una spiccata “cultura del fare”, non appartiene.
Proseguiremo con convinzione con la nostra offerta culturale e artistica, con le risorse nostre e dei nostri partner sottolineando il ruolo strategico della nostra città e del nostro museo nella cultura artistica contemporanea. Ringrazio tutti coloro che con passione ci hanno affiancato in questo importante concorso nazionale: da Regione Lombardia a SEA, passando per tutti i partner istituzionali e privati».

Alice Mometti