Un anno e mezzo dopo, Jaron Johnson (per tutti ormai Nino) è tornato a indossare la canotta biancorossa della Openjobmetis, inaugurando così il mercato a stagione in corso della Pallacanestro Varese.
Arrivato per aiutare in alcuni aspetti del gioco, quali fisicità in posizione 4 e nella lotta a rimbalzo, l’esordio dell’ala è coinciso con la prima vittoria stagionale della squadra di coach Mandole.
«Siamo emozionati per aver riportato qui Jaron - ha aperto l’incontro Maksim Horowitz, uno dei due general manager di Pallacanestro Varese - Ovviamente lui ha già esperienza in Italie e nello specifico con la nostra squadra, e questo ha tanto valore. È il tipo di giocatore che volevamo: bravo in difesa, a rimbalzo e con una certa maturità. Inoltre ha già lavorato con il coach due anni fa».
«Sono molto contento di essere tornato dopo due anni - le prime parole di Johnson - Ovviamente so qual è la situazione, abbiamo tutti degli obiettivi da raggiungere e sappiamo bene cosa ci aspetta. Sono impaziente per questa opportunità e continuare a poter dare qualcosa».
«Ci vuole un po’ di tempo per riadattarmi, visto che sono stato via due anni. Il sistema di gioco è lo stesso di due anni fa, lo conosco ed è quello per cui Varese viene riconosciuta nella pallacanestro, ma per riambientarsi ci vuole un pochino di tempo, anche perché i compagni sono quasi tutti cambiati. Ma penso che siamo una squadra molto competitiva».
Su cosa non ha funzionato con Chemnitz, squadra tedesca con cui ha iniziato la stagione: «Non c’è stato un motivo particolare, è stato un accordo consensuale, anche per l’opportunità di poter tornare qua. Conosco l’ambiente e lo staff, perciò la mia volontà è stata di raggiungere un accordo con Chemnitz».
Incrocio interessante quello che lo aspetta domenica a Trieste, quando ritroverà i vecchi compagni di squadra Colbey Ross, Markel Brown e Justin Reyes: «Sarà divertente e interessante. Sono rimasto in contatto con alcuni dei compagni di due anni fa, soprattutto Markel. La partita sarà interessante, loro conoscono il nostro sistema di gioco, d’altro lato io conosco le loro caratteristiche. Sara una situazione divertente e interessante».
«Vedo dell’ottimo potenziale - a proposito della squadra che trovato a Varese - Non ho avuto tantissime possibilità di valutare bene quanto successo prima, però penso che abbiamo giocatori che possano fare canestro in tutte le posizioni, Mi viene in mente il punto debole e quello da migliorare maggiormente, che è quello difensivo».