Almeno 70 morti in Spagna per le improvvise alluvioni che hanno travolto Valencia. Il bilancio è stato confermato dal Centro di coordinamento operativo integrato del ministero degli Interni spagnolo. A renderlo noto è "El Pais" aggiornando il numero delle vittime causate dal ciclone Dana "Depresion Aislada en Niveles Altos". Inondazioni anche a Castilla-La Mancha, dove ci sono vittime, Murcia e Malaga e nei dintorni, dove sono caduti oltre 100 mm di pioggia.
Tra le vittime ci sono quattro bambini. Altri decessi sono stati registrati a Torrent, a Paiporta, a Chiva, a Cheste, a Alfafar e ad Alcudia. Inizialmente, il presidente della Generalitat valenciana, Carlos Mazón, aveva parlato di “molteplici vittime”, senza però poter confermare con certezza quante: il conteggio, che si aggrava di momento in momento, parla purtroppo già di 70 persone morte e di decine di dispersi. «Al momento non risultano italiani tra le vittime», ha reso noto su X la Farnesina.
Persone sui tetti o le auto per salvarsi
Nell'interno della provincia di Valencia fiumi d'acqua hanno inondato le strade, abbattendo muri e devastando abitazioni ai piani bassi: in alcune località sono caduti fino a 30 centimetri di pioggia in poche ore.
Decine di persone hanno trascorso la notte sopra camion o automobili, appollaiati sui tetti dei negozi o delle stazioni di servizio, o intrappolati nei loro veicoli su strade intasate in attesa dei soccorsi. Diverse strade sono chiuse – anche a Teruel, Andalusia e Castilla-La Mancha – e il servizio ferroviario è sospeso.
Numero imprecisato di dispersi
Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha dichiarato che un numero imprecisato di persone risulta disperso a causa delle inondazioni e ha chiesto ai cittadini di agire con "grande cautela" ed evitare di muoversi se non necessario. Il governo spagnolo ha istituito un comitato di crisi, secondo quanto riportato dal Palazzo della Moncloa. Sarà presieduto da Sánchez e coordinerà il lavoro della Guardia Civil, della Polizia Nazionale, della Direzione Generale della Protezione Civile e dell'Unità Militare di Emergenza.
Le previsioni
Il temporale si è spostato questa mattina verso le province di Castellón, Cuenca e Teruel. L'Agenzia meteorologica statale (Aemet) ha aumentato il livello di rischio a Barcellona, in particolare nella zona costiera, a causa del pericolo di accumulo di 40 litri per metro quadrato in un'ora. Inoltre, è prevista l'allerta arancione per temporali con probabile grandine nella stessa zona. L'avviso arancione, il secondo su una scala di tre, si aggiunge a quelli già in vigore a Cadice, Siviglia e Castellón.
Re Felipe VI: desolazione e tristezza
«Desolazione e preoccupazione per la tragedia che potrebbe continuare a colpire gran parte del Paese» è stata espressa dal re di Spagna, Felipe VI. «La cosa principale è esprimere le nostre condoglianze e la nostra tristezza per la perdita di così tante vite umane. Ci sono state enormi distruzioni di infrastrutture e di proprietà di tante persone», ha aggiunto il sovrano, in un messaggio di partecipazione fatto a nome suo e della Regina.
In una dichiarazione rilasciata dalla base aerea di Gando, dove sta assistendo ad alcune esercitazioni dell'Aeronautica Militare, il Capo di Stato si è detto rassicurato «nel sapere che tutte le risorse disponibili sono a portata di mano di chi è stato colpito. Tutte le risorse dello Stato sono mobilitate».