Storie | 29 ottobre 2024, 07:36

FOTO. Dagli ulivi di Ispra è nato l'olio della "sponda magra" del Lago Maggiore: «Resa bassa ma altissima qualità»

Attorno al progetto si è formato un gruppo di una quarantina di volontari coordinato dall'ex sindaco di Brebbia Domenico Gioia, fautore della rinascita del fagiolo tipico: «Abbiamo raccolti 3 quintali di olive dai quali abbiamo ottenuto circa 22 litri di olio e le prime analisi sono molto incoraggianti. Adesso decideremo insieme nome ed etichetta e prima di Natale sarà il momento dell'assaggio per tutti. Vogliamo censire gli ulivi e coinvolgere i Comuni rivieraschi, come anche i bambini, l'aspetto sociale è fondamentale»

Alcune immagini della nascita dell'olio di Ispra

Alcune immagini della nascita dell'olio di Ispra

Gli ulivi presenti sul territorio comunale, la passione e la voglia di fare di un gruppo di circa quaranta volontari, le olive cresciute sul lago: sono questi apparentemente semplici, gli ingredienti del neonato olio di Ispra.

Un progetto ambizioso che nelle intenzioni dei promotori, coordinati dall'ex sindaco di Brebbia Domenico Gioia, fautore già della rinascita del fagiolo tipico brebbiese, ha come sbocco la produzione dell'olio "della sponda magra del Lago Maggiore", anche se ancora un nome ufficiale c'è come anche l'etichetta.

«Ma c'è l'olio e anche di buona qualità come emerge dalle prime analisi - racconta Gioia - dalle prime riunioni che abbiamo fatto la risposta è stata bellissima e così abbiamo deciso di buttarci e provare a produrre l'olio extravergine di olive ispresi». 

A taccuini chiusi, l'ex sindaco brebbiese ammette che forse il progetto è già sfuggito di mano ma è legato al fatto che l'entusiasmo dei volontari, che non hanno paura di fare fatica, è straripante. 

«Siamo riusciti a raccogliere circa 3 quintali di olive tra donazioni di privati e ulivi pubblici - spiega Gioia - alle 7.30 del 13 ottobre ci siamo presentati al frantoio di Sulzano in provincia di Brescia per spremerle arrivando a produrre 20 kg di olio che corrispondono a circa 22 litri. Quella del 2024 è stata un'annata con resa molto bassa ma dall'altissima qualità». 

In paese e sul territorio c'è grande curiosità di assaggiare questo neonato olio di Ispra. «Prima di Natale organizzeremo una serata per l'assaggio - prosegue - adesso insieme, come sempre decideremo, il nome da dare all'olio e disegneremo l'etichetta. Un altro aspetto fondamentale di questo progetto è la socialità che sta nascendo attorno, la voglia di fare qualcosa insieme per il proprio territorio». 

Se questi sono gli obiettivi dell'oggi, Gioia ragiona già sul domani si prossimi passi per dare gambe all'olio, partendo da un censimento degli alberi di ulivo presenti sul territorio comunale ed estendo l'iniziativa a tutti i Comuni rivieraschi della sponda lombarda del lago Maggiore. 

«In queste settimane sono nate amicizie, collaborazioni come quella con il gruppo dell'olio di Germignaga, la raccolta delle olive fatta insieme - conclude Gioia - vogliamo fare qualcosa che resti nel tempo e che coinvolga anche i bambini». In una chat apposita ci si scambiano consigli, suggerimenti e ricette come quella delle olive in salamoia.

Insomma, la via dell'olio di Ispra è tracciata, sta al territorio, alle istituzioni locali e ai volontari continuare sulla strada tracciata. 

 

Matteo Fontana

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