Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell'amministrazione comunale di Laveno Mombello guidata dal sindaco Luca Santagostino in merito alla situazione urbanistica della cittadina lacustre, dell'attuazione del Pgt e in particolare del progetto di costruzione di alcuni edifici in centro tra via Labiena e via San Fermo:
«In diverse circostanze le opposizioni hanno accusato l’attuale Amministrazione di Laveno Mombello di non fare nulla per aggiornare il Piano di Governo del Territorio (PGT), che è lo strumento urbanistico che definisce le regole con cui si può intervenire sul territorio comunale costruendo nuove infrastrutture, siano esse pubbliche - come strade, parchi, parcheggi, scuole - o private come condomini, villette, capannoni, box, ecc.
L’amministrazione guidata dal Sindaco Luca Santagostino, ha tuttavia già respinto al mittente queste accuse in più occasioni e lo ribadisce nuovamente ora.
«Il PGT è stato approvato nel 2014 dall’Amministrazione Giacon ed è passato indenne ai successivi cinque anni di Amministrazioni Ielmini che ha avviato l’iter per una revisione limitata all’adozione di una variante puntuale, vale a dire parziale e riferita ad alcuni aspetti marginali e più che altro formali, conclusa dall’Amministrazione Civitas nel 2021. La sua variante generale è cosa molto articolata, costosa e che richiede non meno di due anni per arrivare all’approvazione finale - dichiara il Sindaco Santagostino - attualmente non è peraltro possibile avviare una variante generale dello strumento urbanistico, in quanto le modifiche devono tenere conto di altri strumenti elaborati da enti sovraordinati, quali il Piano Territoriale Regionale (PTR), la cui revisione generale è stata recentemente approvato da Regione Lombardia e dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), che è ancora in corso di estensione e che vedrà il proprio compimento non prima della seconda metà del 2025. Senza il PTCP Provinciale, i Piani di Governo del Territorio rimangono congelati nella loro efficacia. Tutto ciò premesso l’Amministrazione Civitas nel corso dei quattro anni di mandato anche nell’ambio urbanistico ha fatto ciò che non hanno mai fatto le amministrazioni precedenti.
«La nostra amministrazione - prosegue il Sindaco Santagostino - ha avviato una serie di verifiche di conformità urbanistica di alcune strutture, anche in centro paese o in aree pregiate, che sono state costruite in modo totalmente difforme alle autorizzazioni rilasciate ed ha avviato alcune attività propedeutiche all’aggiornamento del piano, quale i rilievi cartografici fondamentali per una base aggiornata ed attuale (ad oggi il database Topografico, base dei PGT è ottenuto da un volo del 2008) che verranno utilizzati per la redazione del nuovo piano».
L’attuale PGT è riconosciuto da molti come uno strumento poco attento alla conservazione del territorio, talvolta anche troppo complesso e quindi di difficile applicazione, che permette interventi edilizi non sempre comprensibili per l’impatto che hanno sul territorio, nonché lunghe interlocuzioni tra gli uffici comunali e gli operatori, spesso anche con la necessità di chiamare in causa legali per dirimere interpretazioni divergenti.
«La scarsa efficacia di questo strumento - prosegue Santagostino - lo si vede anche guardando gli interventi realizzati nell’area lago e nella collina San Michele, dove i palazzi costruiti oltre ad essere di volume importante sono anche poco coerenti con il profilo urbanistico del paese».
Il PGT del 2014 è lo strumento attualmente vigente e sulla base di questo i proprietari di terreni ed immobili possono vantare diritti edificatori che l’Amministrazione comunale non può impedire di realizzare, pena l’applicazione di pesanti sanzioni.
Esistono tuttavia delle misure previste dal piano vigente che consentono, limitatamente ad alcuni ambiti, di mitigare gli impatti di interventi complessi ed invasivi. Tra queste vi è la possibilità di richiedere la realizzazione di determinati interventi sulla base della presentazione di piani attuativi che l’amministrazione comunale può imporre all’operatore, obbligandolo a dare una rilevanza pubblicistica dell’intervento, cosa che permettere ai cittadini di formulare le proprie osservazioni. Un esempio dell’applicazione di questo strumento è spiegato dal vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Fabio Bardelli e si riferisce ad un importante intervento, nel centro del paese, che interessa contestualmente un’area verde ed una area dismessa.
«Un operatore, sulla base dell’attuale PGT, ha avanzato un progetto per la realizzazione di alcuni edifici nella zona compresa tra via San Fermo e via Labiena, intervento che per essere realizzato richiede tra l’altro che siano convenzionate ed attuate delle opere urbanistiche per risolvere il problema della viabilità dell’area. Gli uffici comunali per gestire questa pratica avrebbero potuto procedere attraverso un tradizionale “permesso di costruire”, che non avrebbe consentito alla cittadinanza di prendere visione dell’intervento, oppure imponendo l’inserimento del progetto all’interno di un piano attuativo, che obbliga alla pubblicità dell’intervento proposto. La decisione di andare nella direzione del piano attuativo, garantendo la massima trasparenza del procedimento, è stata richiesta dall’Amministrazione Civitas proprio per attuare tutti gli strumenti previsti dall’attuale PGT che possono ridurre al massimo l’impatto di interventi edilizi che giuridicamente non possono essere impediti nonché dare la massima trasparenza e informazione».
«La difesa del territorio e la riduzione dell’antropizzazione è una primaria esigenza per garantire che non aumentino le calamità in occasioni di eventi metereologici sempre più intensi e frequenti e per garantire che la risorsa paesaggistica del nostro Comune possa essere conservata per la promozione turistica del territorio, e questo deve avvenire applicando correttamente tutti gli strumenti vigenti» conclude il sindaco Santagostino.