Busto Arsizio - 28 ottobre 2024, 13:14

Truffe agli anziani, la Polizia locale va nei quartieri: «Un’iniziativa per i nostri nonni»

Presentato il progetto “Io non ci casco!”, all’insegna della prevenzione. In campo una task force con associazioni, forze dell’ordine in congedo, controllo di vicinato. Quattro gli appuntamenti nei rioni, ma sono previsti anche gazebo al mercato e altre iniziative: le date

Polizia locale di Busto Arsizio in campo contro le truffe agli anziani. Dal comando dei Molini Marzoli parte l’iniziativa “Io non ci casco!” che coinvolgerà anche associazioni, forze dell’ordine in congedo, controllo di vicinato. Parola d’ordine prevenzione: al centro del progetto ci sono quattro incontri nei quartieri e gazebo informativi al mercato.
L’iniziativa prevende un investimento di 7.500 euro ed è finanziata da Regione Lombardia.

«Vicini ai cittadini»

«Il reato di truffa è in continuo aumento – osserva il comandante della Polizia locale Stefano Lanna – e le modalità con cui raggiungere le persone sono sempre più ampie: Rete, telefonate, sms. E purtroppo frutta parecchio: le truffe oggi sono perpetrate da organizzazioni criminali su vasta scala».
Dati non ufficiali del 2020 parlano di 284 tentativi di truffa ogni ora, cui si aggiunge il sommerso.
Un fenomeno particolarmente odioso, perché va a colpire le persone più fragili, come gli anziani. «Il consenso della vittima viene carpito con l’inganno – sottolinea Lanna –. La persona che dà il proprio consenso subisce dei traumi: perde stima di sé e fiducia nel prossimo, si sente insicuro e in colpa. La gente non denuncia perché si vergogna».

Ecco perché è fondamentale fare informazione e prevenzione: «Dobbiamo essere vicini alla gente perché non ci caschi. È il ruolo della Polizia di prossimità, vicina al cittadino che deve sentirsi sempre più sicuro. La Polizia locale deve essere presente nei quartieri. Il progetto non finirà 31 dicembre, l’informazione sarà continua».

Il progetto

La “task force” coinvolge, oltre alla Polizia locale, la società Era, Foxpol (realtà di Pieve Emanuele formata da operatori ed ex operatori di Polizia locale), i gruppi di controllo di vicinato (attualmente 15 in città) e le sezioni di Busto delle associazioni di operatori ed ex operatori di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.

La prevenzione si basa innanzitutto su incontri con la cittadinanza, informazioni sulla pagina web del Comune, gazebo informativi e servizi di prossimità. Quattro gli appuntamenti nei quartieri, sempre alle ore 15.30: giovedì 7 novembre all’oratorio Paolo VI di Beata Giuliana, mercoledì 13 novembre all’oratorio dei Santi Apostoli, venerdì 15 novembre al centro anziani di Sant’Anna, martedì 19 novembre all’oratorio di Borsano.
Saranno gestiti da ufficiali e agenti di Polizia locale e da esperti e verranno presentati video con casi concreti.

A questi si affiancano i gazebo informativi con agenti e volontari durante i mercati settimanali in piazzale Bersaglieri, il giovedì e il sabato dal 21 novembre al 7 dicembre dalle 9 alle 12.

Martedì 17 dicembre, nella sala Tramogge dei Molini Marzoli si terrà la conferenza finale. «Verranno realizzati due cortometraggi per fare prevenzione e far emergere la maggior casistica possibile – anticipa l’avvocato Davide Mantovan, direttore operativo di Era Security Consulting and Training, realtà che si occupa di consulenza e formazione in ambito sicurezza –. Attraverso un questionario vogliamo comprendere la percezione e il livello di conoscenza del fenomeno».

Prevista anche l’attivazione di uno sportello digitale per le segnalazioni (sportellotruffe@comune.bustoarsizio.va.it) e di supporto tecnico e giuridico agli anziani.

«Più informazione per contrastare questo mondo marcio»

Il sindaco Emanuele Antonelli sostiene convintamente il progetto “Io non ci casco!”: «Più la gente è informata, più capisce cosa succede in questo mondo marcio e può aprire gli occhi. La cosa peggiore è che questi banditi si rivolgono alle persone più indifese. Questa è un’iniziativa importante per i nostri nonni». A Busto, tra l'altro, la popolazione over 65 riguarda il 25 per cento dei residenti.

L’assessore alla Sicurezza Matteo Sabba concorda col primo cittadino sull’importanza di organizzare nei vari rioni queste «lezioni di legalità»: «Del fenomeno si parla in tv – dice – ma è fondamentale il contatto umano nello spiegare queste dinamiche, con esempi concreti di situazioni che succedono realmente. I quartieri sono zone popolosissime, è giusto andare lì direttamente».
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti anche la presidente del Consiglio Laura Rogora e il consigliere comunale Orazio Tallarida.

Riccardo Canetta