Basket | 27 ottobre 2024, 22:14

Salvate il non soldato Mannion (e le domande dal fango)

IL COMMENTO DI FABIO GANDINI - La vittoria contro Pistoia è nei numeri (seppur risicati) e negli operai, di quell’ossatura di squadra che rimarrà anche dopo la rivoluzione. Le favole non esistono o di certo non hanno come protagonista il Red Mamba, che da quest’estate non ha alcuna voglia di lottare per Varese e che partirà risolvendo alcuni equivoci. Ma dopo, cosa succederà a una squadra che è ancora ben dentro ai propri problemi?

Nico Mannion, in borghese, durante Varese-Pistoia (foto di Fabio Averna)

Nico Mannion, in borghese, durante Varese-Pistoia (foto di Fabio Averna)

I numeri non mentono nella pallacanestro, nemmeno quando sono risicati. Miglior difesa della stagione (con 95 punti all’attivo parrebbe una forzatura, ma sic est…), non tanto in generale, ma in alcuni frammenti che poi sono stati utili nel conto totale (il primo e il terzo quarto sono stati i meno bucati dagli avversari dall’inizio del campionato). E poi rimbalzi: oggi Varese non solo ha tenuto, ma ha addirittura vinto la battaglia nelle carambole (34-31).

Sì ma che fatica… Nonostante lo 0 in classifica finalmente cancellato, negli occhi rimangono ancora le amnesie iniziali che hanno fatto presagire un’altra catastrofe, i parziali presi come fossero sorsate d’acqua fresca e il finale pieno di paura e di un pizzico di dabbenaggine, a mettere a repentaglio una “w” già scritta e soprattutto la differenza canestri contro una rivale salvezza.

Questo passa il convento, d'altronde… I “frati” che oggi meritano l’elogio sono tutti operai, l’anima che dovrà rimanere dopo la rivoluzione, gli uomini che hanno capito cosa ci aspetta in fondo alle sconfitte, quelli che sentono l’urgenza della situazione, l’umore della piazza, il “pianto” e la “rabbia” di una Masnago continuamente profanata. Da qualche anno se ne trovano a fatica, di uomini così, nei roster biancorossi, costruiti più sull’idea che sugli uomini…

Al novero dei soldati necessari a non affondare non appartiene - è arrivata una conferma che nemmeno era necessaria - Nico Mannion, il quale la barca biancorossa l’ha abbandonata già da mesi. Le favole non esistono o di certo non hanno come protagonista il Red Mamba, rimasto quest’estate alla corte prealpina semplicemente per mancanza di offerte convenienti, e dal punto di vista economico, e da quello sportivo. Difficile scriverlo prima, per non rovinare i sogni legittimi dei tifosi, più facile farlo adesso, al secondo n.e. consecutivo chissà quanto davvero giustificato dalle condizioni fisiche: i nostri dubbi sono suffragati da tante voci, che serpeggiano da fuori ma soprattutto da dentro la società…

La sua partenza per Milano risolverà una serie di equivoci: Mannion non è da Varese per il suo status economico, perché dalla sua conferma (400 mila netti) sono nate tutte quelle scommesse che non stanno funzionando; Mannion non è da Varese dal punto di vista tecnico, perché al suo talento incommensurabile corrispondono dei “buchi” che in una grande squadra qualcuno coprirebbe, qui invece rimangono tali; e Mannion non è da Varese neppure dal punto di vista dell’ardore, della capacità di trascinare i compagni, di tenere dritta la barra: il Red Mamba non ha voglia di stare sotto al Sacro Monte a mangiare l’antitesi del cioccolato e a lottare su ogni pallone per tenere la Openjobmetis in Serie A. 

Varese non gli appartiene, è per lui una tappa come lo è per qualsiasi americano, si sente ed è superiore al contesto, pensa solo a se stesso e alla sua carriera.

Arrivederci e grazie (ma solo per l’anno scorso).

E ora (sperando che la trattativa con Milano non vada troppo per le lunghe e soprattutto sia congrua per la società, che non aspetta altro…)? I dubbi rimangono atroci, anche dopo questa vittoria. Con Spencer, che arriverà e sarà l’altro puntello necessario sotto canestro, gli stranieri diventeranno 7: o si passa al 6+6 (e si taglia uno straniero), soluzione che aumenterebbe provvidenzialmente anche il numero dei visti disponibili, oppure si rimane - ma come, se va via Mannion? - al 5+5 e di stranieri se ne tagliano due… E chi? E a Spencer chi farà posto? Questo Kao non serve neppure come riserva, visto che oggi è riuscito a essere peggio - ma molto peggio - del buon Aka Fall. E chi al posto di Mannion? Non ci direte che il go-to guy diventerà questo Hands, che oggi per 20 minuti è parso uguale a Nico... in difesa… E Bortolani può essere una contropartita tecnica adeguata? E Brown come avrà preso l’esclusione di oggi (spoiler: malissimo)?

Domande dal fango, in cui ancora ci troviamo.

Fabio Gandini


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