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Storie | 26 ottobre 2024, 08:00

La pittrice Sonia Zarantonello che con la sua arte ha dipinto Gigi Riva, Dario Fo e Franca Rame: «Un omaggio alla loro grandezza»

L'artista varesina ha realizzato molte opere sul territorio, di vario genere, a disposizione di tutti, nella "sua" Leggiuno ma anche a Sangiano: «L'arte è di tutti e per tutti ed è anche curativa. Il murales è immediato e decora l'ambiente esterno, creando bellezza tutt'attorno. Così cerco di trasmettere le mie emozioni»

Sonia Zarantonello all'opera

Sonia Zarantonello all'opera

E' una pittrice e un'artista poliedrica Sonia Zarantonello, nata a Laveno Mombello ma da sempre residente a Reno di Leggiuno, in un luogo incantato e ancora incontaminato.

Dopo il liceo artistico di Varese, con la specializzazione in restauro pittorico antecedente il periodo ottocentesco, frequenta per un anno l'Accademia delle Belle Arti a Venezia, per poi conseguire a Milano all’Ateneo Artistico una specializzazione in restauro di antiche tele, sempre antecedenti il periodo ottocentesco.

Tanto studio insomma, ma anche tanta passione, estro e voglia di mostrare il "bello" condividendo la sua arte. 

Da quanti anni dipinge e che tipologia di pittura predilige? 

Dipingo da sempre, sin da ragazza, è una grande passione innata. Sono partita da un tipo di pittura realistica, poi nel tempo ho iniziato a seguire un percorso concentrato sulle molteplici problematiche del disagio, plasmando il mio operato  artistico anche sulla ricerca spirituale, verso l'introspezione dell’animo umano, prestando particolare attenzione agli aspetti più inconsci quali le emozioni, il dolore, le gioie, cercando sempre di mettere in grande risalto la luce interiore. Cerco di trasmettere sulla tela queste emozioni con diverse simbologie che mi vengono trasmesse dal mio animo. 

La sua pittura è quindi una continua ricerca interiore e anche una sorta di cura terapeutica?

Certamente e sono anche la base dei corsi che tengo. Ho maturato questa esperienza lavorando per diversi anni in varie strutture terapeutiche con tossicodipendenti, malati di Aids e con persone con disturbi psichiatrici. In virtù della mia esperienza posso affermate che la pittura è una forma d’arte dove tutti possono a loro modo trarre vantaggio come strumento di crescita interiore e di espressività, essendo un mezzo dove chiunque può manifestare le proprie emozioni inconsce individuali e dove ognuno, alla propria maniera, può esprimere un propria forma artistica.

Tra le sue opere ci sono anche murales?

Sì da qualche anno, perché ritengo che sia una forma di espressione artistica che tutti possono ammirare e apprezzare, condividendo in modo immediato ciò che il murale stesso trasmette. L’arte è di tutti e per tutti. Il murales inoltre decora un ambiante esterno, creando bellezza nello spazio circostante.

Suoi lavori sono esposti a Leggiuno e Sangiano, ha dipinto molto sul nostro territorio?

Ho realizzato un quadro esposto all’oratorio di Leggiuno dedicato al Beato Piergiorgio Frassati, richiesto e voluto dall’allora parroco don Walter Brembilla. Ho poi realizzato un murales nella frazione di Reno, dove ho rappresentato una interpretazione di Santa Caterina, San Primo e Feliciano ed uno scorcio del paese dove abito. Il secondo murales è posizionato nella piazza del Comune di Sangiano  ed è dedicato a Dario Fo e Franca Rame. Il terzo quello più recente, è posizionato a Leggiuno, nei pressi della chiesetta di San Primo e Feliciano ed è un omaggio a Gigi Riva. Tutte questi lavori esterni visibili a tutti sono stati realizzati con il contributo del Centro Anziani Leggiuno – Sangiano. 

Da artista, quale emozioni ha provato nel dipingere personaggi del calibro di Dario Fo, Franca Rame e Gigi Riva?

Prima di tutto mi ha colpito la loro onestà e rettitudine morale negli ambiti dove hanno operato, nel sociale, a livello culturale e sportivo. In modi diversi hanno mostrato la loro grandezza ed il loro valore interiore, trasmettendo degli ideali e dando l'esempio con comportamenti virtuosi. Di Gigi Riva mio compaesano, che purtroppo non ho mai avuto il piacere di incontrare e conoscere di persona, ho ammirato la sua coerenza, la sua trasparenza, la sua umanità ed il suo modo efficace di comunicare, anche se di poche parole. Sono molto contenta di aver avuta la possibilità di rendere omaggio tramite la pittura a questo personaggio.

Come arrivi alla realizzazione di un ritratto?

Prima ripercorro la storia e la vita delle persone che vado a ritrarre, documentandomi parecchio, poi semplicemente mi lascio trasportare dalla mia percezione interiore trasmettendo quello che la persona che ritraggo in quel momento mi trasmette.

Claudio Ferretti

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