Varese - 25 ottobre 2024, 17:05

La storia delle varie epoche di Varese si mette in mostra con cartoline e cimeli

L'esposizione organizzata dal Circolo Dipendenti della Banca Bper verrà inaugurata sabato 26 ottobre alle 11 e sarà visitabile fino al 1° febbraio nella sede dell'associazione dove per l'occasione verrà anche presentata la biblioteca dedicata alla memoria di Carlo Signorini

Di certo Ambrogio Gilardi vive la storia della propria città in modo viscerale, animato da una focosa passione per il Risorgimento e le vecchie cartoline in cui Varese appare quasi inverosimile ai nostri occhi di moderni. Così, alla conferenza stampa di presentazione della mostra “Varese, la storia con il cuore”, si presenta con l’uniforme di Cacciatore delle Alpi, evocando in un sol colpo Garibaldi, la battaglia di Varese e il giornale omonimo fondato da Speri Della Chiesa.

Il Circolo Dipendenti Bper Banca di Varese, rappresentato da Giuseppe Caffarelli, Andrea D’Avino e Donato Brusa, ha infatti organizzato una esposizione di cartoline storiche e di cimeli, di proprietà di Gilardi e del segretario dell’associazione “Varese nascosta”, Paolo Musajo Somma, che raccontano la nostra storia ma anche le ferite inferte alla città con i bombardamenti alleati dell’ultima guerra. Ci sono le immagini Belle époque dei grandi alberghi, il Palace e il Grand Hotel “Campo dei Fiori”, il lago di Varese con gli idrovolanti, i Giardini Estensi nelle grandi cartoline a colori, i gloriosi caccia della Macchi, e naturalmente un angolino dedicato alla banca, con l’antico edificio del Credito Varesino e i suoi mutamenti negli anni.

Gilardi, che fa parte del Carosello Storico “Tre Leoni” di Somma Lombardo, racconta la battaglia di Varese del 26 maggio 1859 e i bombardamenti della Macchi con precisione di studioso e passione di collezionista: «Con la nostra associazione, il cui motto è “Ut memoria reviviscat”, affinché il ricordo possa rivivere, rievochiamo con le uniformi d’epoca le gesta dal periodo napoleonico fino alle guerre mondiali del ‘900».

La mostra, che verrà inaugurata sabato 26 ottobre alle 11, sarà visitabile fino al 1° febbraio con i seguenti orari: 27 ottobre – 30 novembre e dal 7 gennaio al 1° febbraio, lunedì – venerdì, 9 -11 e 16 -18; dal 2 al 20 dicembre, lunedì – venerdì 9 -11. Nel prosieguo della mostra, il Circolo ha organizzato anche una serie di incontri con storici locali.

«Sabato, oltre all’apertura dell’esposizione, ci sarà anche l’inaugurazione della nostra biblioteca, dedicata alla memoria di Carlo Signorini, ex responsabile del centro elettronico della banca. La vedova ci ha donato i suoi libri, la base per costituire in futuro, magari con le donazioni dei soci, una raccolta più ampia» spiega Donato Brusa.

Davanti a una grande fotografia del tenore Francesco Tamagno scattata proprio a Varese da Fidanza nel 1895, e dedicata all’amico Lorenzo Gioia a otto anni dal debutto in veste di “Otello”, Paolo Musajo Somma racconta la sua passione per i cimeli della Varese che fu: «Mi è stata trasmessa da Andrea Badoglio, e da allora non smetto di cercare documenti e oggetti che testimonino la città e la provincia di un tempo. Il nostro intento, con queste mostre, è di invitare gli stranieri arrivati qui a visitarle per conoscere a fondo la storia del luogo che li ha accolti. Non è molto facile, ma ci stiamo impegnando».

 

 

Mario Chiodetti