A Luino, in centro città ma non solo, c'è carenza di bagni pubblici da mettere a disposizione di passanti, visitatori e turisti. A denunciare la situazione in una mozione presentata in Comune è il capogruppo di minoranza della lista "Azione Civica per Luino e Frazioni" Furio Artoni.
In una nota il consigliere di opposizione, tra l'ironico e il sarcastico, pone sul tavolo del Comune il problema non solo dal punto di vista igienico ma anche dell'accoglienza.
«La situazione può diventare critica quando durante una serena passeggiata sul lungolago luinese, si viene colti da una necessità alla quale bisogna rispondere con urgenza. E allora dove si va? Stiamo parlando dei bagni pubblici a Luino. Quelli della stazione chiusi, quelli dietro il municipio chiusi. Non si vuole fare della scatologia, ma le necessità fisiologiche sono sacrosante» si legge nel comunicato di Artoni.
«Il mercoledì a Luino durante il mercato settimanale, il flusso non solo dei turisti, diventa ingestibile - continua il capogruppo - baristi e ristoratori sopperiscono alle carenze di bagni pubblici con le loro strutture, lamentandosi giustamente perché debbono sostenere con le loro spese una carenza pubblica. Con tutte le cautele del caso, si deve comunque far fronte ad esigenze fisiologiche con gli opportuni interventi».
Artoni avanza alcune proposte: «la prima è riaprire i bagni vicino alla stazione per i quali spendiamo soldi per la manutenzione, la seconda utilizzare il fabbricato in uso parziale ai carabinieri della forestale, dove la parte retrostante è inutilizzata e potrebbe dare una grande rilevanza alla presenza di bagni in centro a Luino».
«Poi vi è la possibilità di ubicarne nell'area Ex Diana e non dimenticando le frazioni, anche a Voldomino superiore. Restando in tema di flussi si può evitare la malevola tracimazione con adeguati interventi. Non vogliamo che qualcuno possa dire che "a Luino se la fanno addosso"» conclude ironico l'esponente della minoranza.