Riceviamo e pubblichiamo il comunicato firmato dal capogruppo di minoranza di "A come Angera" Marco Brovelli relativo al pronto soccorso dell'ospedale cittadino:
«In gergo comune si dice che la toppa è stata peggio del buco e le affermazioni del Sindaco sui social ne sono una chiara conferma. Il voler scaricare su altre colpe o responsabilità della conduzione amministrativa è diventato oramai un refrain che riguarda tutti gli ambiti della politica e anche l’Amministrazione Comunale di Angera pare essere a suo agio.
La vicenda della presunta chiusura del Pronto Soccorso nelle ore notturne è bene ricordarlo, ha avuto origine da alcune notizie apparse sui social locali riprese dalla pagina istituzionale del nostro Comune e, non certamente messa in circolazione dalle Minoranze Consiliari. Le smentite arrivate da esponenti della politica regionale e poi anche dal Sindaco, fanno chiarezza su una vicenda che poteva e doveva essere gestita in maniera diversa a parere di questo gruppo civico.
Se è vero che le competenze in ambito sanitario esulano da quelle della singola amministrazione, è altresì acclarato che vi sono organismi entro cui è possibile indirizzare le politiche in ambito socio-sanitario e che, negli anni precedenti hanno permesso di ricalibrare e di ridisegnare alcune scelte non coerenti con quello che chiedeva il territorio ricadente nel nostro ospedale cittadino.
Appare pertanto priva di fondamento normativo l’accusa di strumentalizzare o peggio ancora di addossare colpe smentite dai fatti e da tutto quello che ne consegue, anche perché una parte della minoranza consiliare attuale cui si riferisce il Sindaco, ha fatto tutto quello che era in suo potere per difendere l’ospedale cittadino insieme alla precedente amministrazione e alla comunità.
Del tutto sterili e poco confacenti al ruolo istituzionale, le argomentazioni con cui sono state tacciate invece le minoranze di poca responsabilità e di ostacolare addirittura l’azione amministrativa nel settore socio-sanitario, che fino ad oggi non ha mai trovato alcuna trattazione nelle sedi istituzionali preposte. Non è mai stata nostra consuetudine utilizzare la politica per fare attacchi o per aumentare visibilità, ma al contrario, nostro compito primario è quello di continuare a fare il ruolo di minoranza per il perseguimento dell’interesse generale per la nostra Città.
Il dissenso è il sale della democrazia ma in più occasioni le minoranze consiliari hanno dimostrato con fatti e non con parole di tenere a cuore il bene della nostra Città. Il resto è pura dialettica che il primo soffio di vento, si porta via con sé».