Martedì 22 ottobre, presso il cortile del carcere di Varese adibito al passeggio dei detenuti per la fruizione delle ore di aria, si è tenuta l’inaugurazione del murale realizzato da alcuni studenti del quinto anno del Liceo Artistico “Frattini” insieme ad un gruppo di detenuti.
Detenuti e studenti hanno lavorato insieme, guidati dal personale penitenziario e da due docenti, per la realizzazione di una grande parete di circa 11 metri. Il progetto, finanziato dal bando di Fondazione “La Sorgente” Onlus è stato promosso dalle Acli Provinciali di Varese. Il laboratorio è stato curato da Associazione 100Venti in collaborazione con Fondazione Enaip.
“Il laboratorio di Street Art ha permesso ai giovani studenti liceali di lavorare fianco a fianco con un piccolo gruppo di detenuti. Tale attività - ha commentato Serena Pirrello, funzionario giuridico pedagogico della casa circondariale di Varese - ha dato la possibilità di scambi e confronti sia sul piano artistico, che di riflessione e conoscenza reciproca”.
Gli studenti coinvolti avevano già partecipato al progetto di legalità, nella primavera scorsa. Da questa esperienza, è nata la volontà di lasciare un segno visibile di un momento così intenso e significativo, che ha portato gli studenti a confrontarsi con una realtà complessa come quella del carcere.
Hanno partecipato all’inaugurazione, insieme ai detenuti ed agli studenti, i Funzionari Pedagogici Serena Pirrello e Domenico Grieco ed il Comandante di Reparto Salvatore Castelli. Erano presenti anche il Responsabile dell’Ufficio scolastico Provinciale Giuseppe Carcano, il Dirigente Scolastico Santo D’Angelo e le due docenti Claudia Canavesi e Sturniolo, oltre alle rappresentanti della Acli Provinciali e dell’Associazione l’Oblò Teatro con Emanuela Frigerio, Direttore Area Territoriale di Enaip Lombardia.
“L’iniziativa - ha sottolineato la Direttrice del carcere di Varese Carla Santandrea, - è di pregevole valore, perché ha permesso di abbellire uno spazio particolare, dove i detenuti trascorrono assieme le ore d’aria. Con questo progetto l’istituzione scolastica si è messa in relazione con il carcere, sviluppando un percorso virtuoso nella realizzazione dell’opera che resterà visibile nel tempo. Ringrazio il Liceo Frattini, il suo Dirigente e le docenti per essere riusciti a portare all’interno del nostro Istituto una forma di arte, che è stata molto apprezzata dai detenuti”.
Al termine è stato offerto un rinfresco preparato da un gruppo di detenuti che frequenta un corso di cucina professionalizzante.