Gallarate - 18 ottobre 2024, 15:25

Novant’anni di Pasticceria Bianchi. Festa a Gallarate

FOTO E VIDEO. Traguardo prestigioso per un monumento della tradizione gallaratese. Domani in corso Italia un momento di festa a base di amaretti e un brindisi con la famiglia Bianchi

Il profumo di mandorle dolci e zucchero ha attraversato generazioni, uscendo ogni giorno da quel laboratorio di via Sant’Antonio. La Pasticceria Bianchi, un vero monumento della tradizione gallaratese, compie 90 anni, e sabato 19 ottobre dalle 16.30 tutto il cuore della città sarà coinvolto in una festa che unisce storia, sapori e il calore di una comunità che si riconosce negli amaretti leggendari.

Una storia di famiglia e dolcezza

Quella degli amaretti di Gallarate è una storia che appartiene alla città tanto quanto le sue strade, le sue piazze, i suoi palazzi. La leggenda vuole che un gatto, saltato su un vassoio di biscotti appena sfornati, ne abbia modificato la forma, creando così quella caratteristica irregolarità che li rende unici. Era il tempo dell’"offelleria" Furlandoni in via Mazzini, ma quando quella serranda si abbassò per sempre, la ricetta passò prima da Angelo Riva, poi dal Belli e, infine, nelle mani di Oreste Bianchi, che nel 1934 aprì la sua pasticceria, portando i suoi amaretti al successo.

Oreste, insieme alla moglie Maria Talamona, trasformò la pasticceria in un punto di riferimento per tutta Gallarate. In quei locali, ancora oggi, ogni biscotto sfornato racconta una storia fatta di tradizione e passione, che continua con i nipoti Cristina, Betty e Alberto, custodi di un’eredità che da 90 anni riempie le vie della città con il profumo inconfondibile degli amaretti.

Un riconoscimento che conferma l’eccellenza 

Non è solo il cuore dei gallaratesi a battere per gli amaretti della Pasticceria Bianchi. Quest’anno, grazie all’impegno dell’assessore regionale Francesca Caruso, questi piccoli capolavori dolciari hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento di Prodotto Agroalimentare Tipico (PAT) della Regione Lombardia, un marchio che sancisce ufficialmente quello che tutti noi, da sempre, sappiamo: gli amaretti di Gallarate sono un pezzo della nostra cultura, del nostro orgoglio.

Una festa per tutta la città 

Domani, 19 ottobre, Gallarate celebrerà non solo una pasticceria, ma un pezzo della sua anima. Corso Italia si vestirà a festa: dalle 16.30 alle 19, chi passeggia per la via potrà fermarsi a gustare un amaretto offerto, brindando insieme alla famiglia Bianchi e ai tanti amici e clienti che hanno accompagnato questa straordinaria avventura. Non mancheranno le novità: tra tradizione e innovazione, la Pasticceria Bianchi proporrà in anteprima un liquore artigianale all’amaretto, un omaggio alla nostra storia ma con uno sguardo al futuro.

Una Gallarate che guarda avanti ma non dimentica

Chi cresce a Gallarate conosce l’importanza di certe tradizioni. La Pasticceria Bianchi, già riconosciuta come Negozio Storico nel 2015, è uno di quei luoghi che hanno visto cambiare la città, ma sono rimasti fedeli a se stessi. I suoi amaretti sono stati serviti su tavole lontane, fino a varcare i confini nazionali, portando con sé il nome di Gallarate nel mondo. Nel 2004, il sindaco Nicola Mucci conferì alla signora Maria Talamona Bianchi la Benemerenza dei Due Galli, un segno di quanto questa famiglia e la sua pasticceria siano radicate nella storia cittadina.

Sabato, dunque, non sarà solo un’occasione per assaporare un dolce, ma per celebrare quel legame indissolubile tra una città e la sua storia, tra i sapori di un tempo e le nuove generazioni che, si spera, continueranno a sfornare amaretti con la stessa passione di Oreste Bianchi, “il Gagiò”.

Sabato sarà il giorno perfetto per venire a sentire l’orgoglio di una città, racchiuso in un piccolo, dolcissimo biscotto.

Alice Mometti