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Basket | 13 ottobre 2024, 19:13

L’amarezza di Mandole: «Nel terzo quarto non siamo stati precisi, ancora una volta. Il primo responsabile sono io»

Le parole del coach argentino della Openjobmetis dopo la sconfitta rimediata sul parquet di Trento: «Nel primo tempo abbiamo segnato triple passandoci tanto la palla e attaccando. Nella ripresa non abbiamo avuto la testa per competere, e tutto quello che abbiamo fatto bene nel secondo quarto, come andare a rimbalzo e giocare difesa, non l’abbiamo controllato. La squadra è giovane, e a volte pensa che si può rilassare»

Herman Mandole, coach della Openjobmetis Varese, durante un timeout (foto Fabio Averna)

Herman Mandole, coach della Openjobmetis Varese, durante un timeout (foto Fabio Averna)

Terza sconfitta per la Openjobmetis, sconfitta stavolta sul parquet della Dolomiti Energia Trentino con il risultato di 106-100. Sconfitta arrivata dopo un buonissimo primo tempo, chiuso avanti di otto lunghezze, e una ripresa giocata ben al di sotto di quanto visto nei primi venti minuti.

«Ancora una volta nel terzo quarto non siamo stati precisi - le parole di coach Mandole nel post-partita - Non abbiamo giocato con aggressività come fatto nel primo tempo. Nel terzo quarto non abbiamo avuto la testa per competere, e tutto quello che abbiamo fatto bene nel secondo quarto, come andare a rimbalzo e giocare difesa, non l’abbiamo controllato. Tantissime volte abbiamo giocato malissimo in attacco, senza passarci la palla, e abbiamo ridato vita a Trento. Contro una squadra brava, se non giochi 40 minuti concentrato, fuori casa non puoi vincere».

«Penso che nel terzo quarto nessuno ha giocato bene - continua l’allenatore argentino, ripensando a cosa sia cambiato una volta rientrati dopo l’intervallo - Abbiamo iniziato ad attaccare 1-contro-1, senza passarci la palla, e questo ci ha ammazzato, perché le percentuali si sono abbassate. Nel primo tempo abbiamo segnato triple passandoci tanto la palla e attaccando, mentre nel terzo quarto nessuno dei nostri playmaker ha passato bene la palla. Sappiamo poi che tra Kao e Fall c’è differenza, ma sono questi i giocatori che abbiamo».

Spiegazioni per un altro crollo nella ripresa? «La squadra è giovane e a volte, quando si è avanti di sette o otto punti, pensa che si può rilassare, questo è quello che succede qualche volta, e ci sta facendo malissimo come squadra. Il primo responsabile di ciò sono io in quanto capo allenatore».

Lorenzo D'Angelo


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