- 11 ottobre 2024, 20:53

FOTO – Arte, design, hyperdesign: alla preview delle mostre in partenza al Maga, il figlio di Philippe Daverio, Sebastiano

Inaugurazione e apertura al pubblico domani per le esposizioni che celebrano il design, tra sfida estetica e funzionalità. Al museo di via De Magri fino a marzo 2025

Preview, questa sera al Maga, per le mostre “Arte e design. Design è arte” e “Hyperdesign”. Saluti istituzionali del sindaco Andrea Cassani e del presidente del MA*GA, Mario Lainati, presentazione della direttrice, Emma Zanella, che ha accolto Sebastiano Daverio, figlio del noto storico e critico dell’arte, scomparso nel 2020.   

Le due mostre, "Arte e Design. Design è Arte" e "Hyperdesign", curate rispettivamente da Emma Zanella e Chiara Alessi, sono percorsi complementari che intrecciano passato e presente, offrendo al visitatore una visione completa e approfondita sull'evoluzione di un settore che è orgoglio del Made in Italy.    

Arte e Design: Un Dialogo Sottile tra Funzione e Bellezza  

Il progetto, originato da un'idea di Philippe Daverio, porta lo spettatore a riscoprire l'affascinante e a tratti ambiguo rapporto tra arte e design. Il percorso si snoda attraverso cinque sezioni tematiche che tracciano l'evoluzione del design dal dopoguerra agli anni '90. Il visitatore è accolto da un omaggio al saggio di Daverio “Il Design nato a Milano”, in cui le forme iconiche di poltrone firmate da maestri come Gio Ponti e Marco Zanuso si confrontano con opere pittoriche, come il ritratto della famiglia Ponti realizzato da Massimo Campigli.  

Le prime sale esplorano il design austero e funzionale degli anni post-bellici, con opere come il celebre Cicognino di Franco Albini in dialogo con la tela L’Urto di Emilio Vedova, espressione del trauma e della tensione di quegli anni. Ma è già negli anni ‘50 che il colore e la fluidità cominciano a dominare, come evidenziato nelle opere del Movimento Arte Concreta, in cui l'astrattismo geometrico di Gillo Dorfles e le creazioni di Antonia Campi per il design d'interni mostrano una nuova sensibilità estetica.    

Il Boom Economico e la Politica del Quotidiano  

La sezione "Quando i salotti erano bianchi" ci trasporta negli anni del boom economico, dove il salotto diventa il regno delle élite urbane, simbolo di status e modernità. Qui, i dialoghi tra le eleganti forme spazialiste delle opere di Lucio Fontana e le lampade di Bruno Munari rivelano una sinergia profonda tra arte e design, un gioco di assenze e presenze che riflette il nuovo ritmo della vita moderna. Ma il design, come evidenziato nella sezione successiva, non è solo bellezza estetica: la riflessione politica emerge prepotente con il Design Radicale degli anni '60 e '70, dove la contestazione si manifesta sia nelle forme, come nel celebre Pratone di Ceretti, Derossi e Rosso, che nei concetti, con i collettivi femministi che introducono nuove prospettive nella pratica creativa.

Verso il Futuro: Hyperdesign e il Nuovo Millennio  

Se "Arte e Design" offre una narrazione storica, "Hyperdesign", la XXVII edizione del Premio Gallarate, ci proietta nel presente e nel futuro del design. Curata da Chiara Alessi, questa mostra esplora come il design contemporaneo affronti temi cruciali quali la sostenibilità, la sicurezza e l'inclusività. È un viaggio tra innovazione tecnologica e ritorno alla manualità artigianale, dove il progetto assume una dimensione collettiva e open source.

Tra i protagonisti del nuovo millennio spiccano le opere di Formafantasma, che attraverso materiali inaspettati come polimeri naturali e scarti vegetali, offrono una riflessione sulla sostenibilità. Allo stesso tempo, progetti come Arduino e la Maidan Tent testimoniano come il design possa rispondere a esigenze sociali e umanitarie, confermando il suo ruolo di strumento di cambiamento.    

Una Riflessione Collettiva  

Le due mostre, nel loro insieme, rappresentano una riflessione profonda sul ruolo del design nella società contemporanea. L’allestimento non è solo un mero sfondo, ma un vero e proprio attore nel dialogo tra passato e presente, forma e funzione, estetica e impegno sociale. È un viaggio che invita il visitatore a ripensare il rapporto con gli oggetti che ci circondano, non solo come strumenti utili, ma come manifestazioni di una cultura in continua evoluzione.    

Fuori e dentro la città di Gallarate   

"Dentro la città c’è casa mia" è un progetto ideato da Paolo Martinelli e promosso dal Museo MA*GA in collaborazione con gli Assessorati alle Attività Formative ed Economiche del Comune di Gallarate, e il circuito dei commercianti locali. Questo originale percorso di design, che si snoderà tra le vie del centro cittadino, prende forma da una call to action rivolta ai cittadini, invitati a prestare oggetti di design di uso quotidiano. A partire da novembre, tali oggetti verranno esposti nelle vetrine dei negozi partecipanti, trasformando il centro in una mostra diffusa a cielo aperto.        

L'inaugurazione della mostra "ARTE E DESIGN. DESIGN È ARTE - HYPERDESIGN" si terrà sabato 12 ottobre 2024 alle ore 18:00 presso il Museo MA*GA di Gallarate (via E. De Magri 1). La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo 2025 con i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00 e il sabato e la domenica dalle 11:00 alle 19:00. Aperture straordinarie sono previste per il 1° novembre, 8 dicembre, 26 dicembre e 6 gennaio 2025 dalle 11:00 alle 19:00, mentre il 31 dicembre sarà aperta dalle 10:00 alle 15:00. Il museo rimarrà chiuso il 24 e 25 dicembre e il 1° gennaio 2025.

Tariffe biglietti: open €14, intero €12, ridotto €10.  

Alice Mometti