/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 07 ottobre 2024, 08:00

FOTO E VIDEO. Tutti in cima al campanile che fa guardare oltre Busto e dentro la storia: salite con noi

A Busto gli abitanti hanno voluto cogliere l'occasione straordinaria di esplorare la torre campanaria, conquistata solo nel nuovo millennio, per una vista mozzafiato. Ma anche la chiesa si è svelata

FOTO E VIDEO. Tutti in cima al campanile che fa guardare oltre Busto e dentro la storia: salite con noi

La chiesa si è raccontata attraverso la voce di una guida capace di curare fino nei dettagli come Stefania Macocco. Ma se il sacro edificio si è svelato, è il campanile di Sant'Edoardo a Busto Arsizio che ha tolto il fiato: per la prima volta è stato possibile salire durante la patronale (LEGGI QUI) e c'è chi ha colto subito l'occasione. Un modo per godere di un panorama su Busto e ben oltre, come pure di leggerne la storia: gesto concreto e al contempo simbolico, perché è importante studiare le proprie radici come non fermarsi lì.

È una delle tappe della festa patronale di Sant'Edoardo, una rarità avere un patrono inglese in Italia, ma già una lapide nella chiesa racconta il motivo: il principale sostenitore della costruzione fu l'industriale Edoardo Gabardi. Nel 1938 nasce la storia di questo sacro edificio e il primo parroco è don Ambrogio Gianotti: ecco don Antonio Corvi e la guida che mostrano la prima autorizzazione, subito una copia viene presa dal nuovo vicesindaco Luca Folegani.

Ma il campanile è molto più giovane.  Perché? Non fu concluso, finché nella seconda metà degli anni Novanta un positivo moto popolare si compose per sostenere il suo completamento. Il nuovo millennio avrebbe così accolto le campane (dove si possono leggere anche i nomi di don Giuliano Mattiolo, dell'ex sindaco Angelo Borri e di sua moglie Bice) e il rione si è goduto finalmente il suo campanile. Va ricordato che si affaccia su via Liberazione, dove fu annunciata la fine delle sofferenze dell'occupazione.

Salirci però, è stata una possibilità delle scorse ore. Only the brave? Più o meno, perché anche chi aveva qualche timore tra vertigini e scale a chiocciola del secondo tratto ha potuto grazie al supporto dei volontari affrontare il percorso e approdare in cima per contemplare un ampio paesaggio. Da Milano e dai suoi grattacieli a Malpensa, passando dall'esplorazione di tutta la città. 

Poi tutti in chiesa a scoprire ogni dettaglio, dal disegno e dai rivestimenti dell'esterno all'altare con il ciborio e ai segnali di modernità come il sacerdote che si rivolgeva già ai fedeli non dando le spalle, le tele della Via Crucis, il battistero e naturalmente la statua di Sant'Edoardo. 

Intanto la festa patronale continua. Dopo questo weekend nella storia, ancora dibattiti, spettacoli e infine il palio che fermerà viale Alfieri domenica prossima.

GUARDA IL VIDEO

 

 

Marilena Lualdi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore