Eventi - 04 ottobre 2024, 18:45

Giornate del Fai d'autunno: apertura straordinaria al pubblico del comando provinciale dei vigili del fuoco di Varese

Sabato 12 e domenica 13 ottobre è in programma la tredicesima edizione della manifestazione del Fondo Ambiente Italiano tesa a valorizzare luoghi poco conosciuti a valorizzati. Nella nostra provincia saranno aperti anche il Santuario di Santa Maria della Gioia a Montello e la chiesa di San Genesio a Castelveccana

Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS.

Da Nord a Sud della Penisola 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città.

In Lombardia verranno aperti 123 beni in 49 comuni della Regione  (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it), grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari del FAI attivi in Italia e nella Regione. Partecipare alle Giornate FAI non è solo un’occasione per scoprire e per godersi il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso la missione del FAI; ad ogni visita si potrà sostenere la missione del FAI con una donazione.

Il programma lombardo dell’edizione 2024, una vastissima, variegata e curiosa mappa che illustra e racconta la regione, è stato presentato questa mattina nel salone Umberto I di Palazzo Cusani a Milano, sede del Comando Militare Esercito Lombardia, preziosa occasione anche per presentare i luoghi di particolare valenza storico artistica che sarà possibile visitare grazie a questa importante sinergia con la Forza Armata, che il FAI ringrazia per la disponibilità e la collaborazione: oltre a Palazzo Cusani, anche la Caserma Goito, Sede del Centro Documentale di Brescia.

I luoghi aperti in provincia di Varese:

VARESE
Santuario di Santa Maria della Gioia   

In località Montello a Varese, immerso nel verde collinare, sorge il Santuario di Santa Maria della Gioia, edificato nel 1977 su progetto del frate francescano e architetto Costantino Ruggeri, in collaborazione con l'architetto Luigi Leoni, per volere della Congregazione dei Frati Minori. Padre Ruggeri, che nel corso della sua esperienza professionale ebbe modo di confrontarsi con i principali progettisti dell'epoca, da Gio Ponti a Le Corbusier, è stato una figura centrale nel rinnovamento dell’architettura sacra. Il Santuario si presenta completamente bianco, grazie all’utilizzo di materiali come la pietra a spacco e il calcare, e caratterizzato da una pianta insolita, in parte rettangolare e in parte semicurva. Gli interni sono sobri e quasi minimalisti, in contrasto con le coloratissime vetrate che riempiono di luce l’aula, trasportando l’osservatore in una dimensione mistica. I visitatori avranno l’opportunità di percorrere, in ultimo, le parti esterne del complesso, immerso in un'area verde ricca di flora autoctona.

Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

Dal giorno della sua realizzazione il Comando di Varese presidia e il territorio di competenza ed interviene in caso di incendi e altre calamità, come incidenti lacustri, alluvioni e dissesto idrogeologico. Nel Comando di Varese e nei suoi diversi distaccamenti si coordinano e si preparano mezzi e uomini sempre pronti ad intervenire in caso di emergenza. Ma non solo: il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco svolge tutto l'anno attività di presidio, di sensibilizzazione e di istruzione per scongiurare che le emergenze si verifichino. Durante le Giornate FAI di Autunno si entrerà nel Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Varese, dove in compagnia dei Volontari del Corpo, nonché dagli stessi Vigili del Fuoco, si avrà modo di vedere da vicino i mezzi di soccorso, pronti a partire in caso di emergenza tutti i giorni a tutte le ore. Chi da bambino non ha mai sognato di diventare pompiere? Sarà l'occasione per grandi e piccini di vivere questo sogno.

CASTELVECCANA

Chiesa di San Genesio

La prima notizia della cappella dedicata a S. Genesio, a valle del borgo di Sarigo, risale all'elenco noto come Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, compilato alla fine del XIII secolo. Sono evidenti, a chi contempli la fiancata a valle della chiesetta, le diverse fasi di ampliamento a cui fu sottoposto il nucleo originario dell'edificio, progressivamente allungato verso ovest, di campata in campata, durante momenti anche cronologicamente molto distanti tra loro. La mancanza di documentazione edita non permette, sinora, di stabilire un arco temporale attendibile per i lavori. Il restauro dell'abside, originariamente a forma semicircolare, fu completato entro la seconda metà del XVI secolo. Entro il XVII secolo, invece, furono terminati i lavori della facciata attuale, impreziosita con un rustico portichetto. Gli affreschi, datati 1511, sono opera di Guglielmo da Montegrino, pittore lombardo, e illustrano un'Ultima Cena, S. Martino che dona il mantello al povero, i santi Rocco e Sebastiano e un Cristo nella mandorla mistica fra gli angeli. E infine i vizi e le virtù. Il restauro dell'altare maggiore è frutto del lavoro di ebanisteria della metà del XVII secolo. L'altare si compone di un dipinto ligneo circondato da lesene scolpite e con un'elaborata cornice con motivi vegetali e angeli dorati. L'area presbiteriale è delimitata dalla balaustra settecentesca in marmi policromi. Il pavimento dell'aula fedeli è in mattonelle di graniglia. Più antico, invece, il bel pavimento di beole sotto il pronao, con lastre irregolari posate in forma di grande cerchio per riprendere il cartiglio della volta soprastante. L'apertura della chiesa di San Genesio durante le Giornate FAI d'autunno prevede la visita all'esterno e all'interno della chiesa, normalmente non fruibile. Sarà questa un'assoluta novità per la gente del territorio che non ha mai potuto visitare questo piccolo gioiello medioevale i cui ultimi restauri degli affreschi sono stati completati nel 2024.

 

Redazione