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Territorio | 02 ottobre 2024, 07:07

Quando la bontà non ha confini, il fagiolo tipico di Brebbia coltivato ad Angera: «Si può gustare dall'antipasto al dolce»

L'azienda agricola "Le Sinergie" dal 2017 ha ripreso la produzione di questo prodotto tipico varesino, inventando anche una ricetta che ha vinto in Toscana la Fagiolata 2021, un zuppa di fagioli al profumo di zafferano angerese, coltivato dalla stessa azienda: «Questo legume è presente sul nostro territorio da prima dell'avvento del fagiolo importato dalle Americhe da Cristoforo Colombo»

La coltivazione del fagiolo brebbiese ad Angera

La coltivazione del fagiolo brebbiese ad Angera

Il tipico fagiolo brebbiese, detto dell'occhio, che per anni è stato il protagonista della famosa sagra a Brebbia, è ancora protagonista del panorama enogastronomico del nostro territorio grazie all’impegno e alla dedizione dell'azienda agricola "Le Sinergie" di Angera che dal 2017 ha ripreso la coltivazione del fagiolo di Brebbia. La stessa azienda è conosciuta anche per la produzione dello zafferano angerese. 

Come avete avuto l'idea di portare avanti questa coltivazione particolare?

Il fagiolo di Brebbia fa parte della comunità di slow food ed ha una storia legata al territorio locale. Sette anni fa, l'allora sindaco brebbiese Domenico Gioia, che durante il suo mandato aveva fatto del fagiolo il fiore all’occhiello del suo territorio, coinvolgendo molti volontari nella coltivazione e facendo conoscere agli appassionati del gusto questo prodotto del territorio mi ha chiesto di coltivarlo e di rappresentarlo a livello di slow food. Abbiamo sin da subito accettato questa richiesta ed abbiamo portato il fagiolo brebbiese alle varie manifestazioni come il Bais, che si occupa specificatamente di legumi. 

Quali risultati avete ottenuto sinora?

Abbiamo presentato ad un importante evento un piatto delicato di una ricetta a base di di zuppa di fagiolo e zafferano e siamo arrivati primi; in un'altra manifestazione abbiamo riproposto la zuppa di fagiolo al sapore dell’orto ed abbiamo ottenuto il primo premio.

Qual è la caratteristica più importante di questo prodotto?

Questo legume è presente sul territorio ancora prima dell’avvento del fagiolo portato dalle Americhe da Cristoforo Colombo. Ci sono testimonianze di questo in diversi scritti d’epoca, dove si riporta che un console romano partito da Milano per fare visita al tempio di Minerva (dove poi è stata costruita l’attuale chiesa di Brebbia), ebbe la felice intuizione di portare con sé una giara di questo caratteristico fagiolo forse per fare un regalo alle guarnigioni romane. Illuminati contadini del luogo iniziarono la coltivazione con successo, visto anche la caratteristica del terreno.

Perché si chiama fagiolo dell’occhio?

Il legume brebbiese è particolare ed unico nel suo genere per la dimensione, nettamente più piccola del comune fagiolo dell’ occhio, conosciuto e prodotto in diverse località italiane. Inoltre, il fagiolo brebbiese resiste alla siccità, e rispetto alla sua dimensione ha una resa più alta, visto che l’ammollo lo fa aumentare di 2-3 volte rispetto alla sua dimensione, Per farsi un'idea a riguardo, con un pugno di questo legume si riesce a cucinare una buona pasta e fagioli per due persone.

Per quale motivo allora si è smesso nel tempo di coltivarlo?

Purtroppo perché è poco redditizio rispetto a qualità più conosciute come i borlotti , o il fagiolo di Spagna. Il fagiolo dell’occhio brebbiese ha un gusto delicato, facilmente digeribile, ricco di vitamine, proteine e sali minerali.

Cosa si può fare per far conoscere ancora di più il fagiolo dell'occhio brebbiese?

Auspichiamo che la nuova amministrazione comunale di Brebbia riproponga le iniziative organizzate un tempo che avevano portato il paese ad essere conosciuto in diverse località per questa peculiarità, oltre che come sappiamo, per le pipe ed il miele.

In che modo può essere utilizzato il in cucina il fagiolo di Brebbia?

Dappertutto, dagli antipasti, al dolce, noi abbiamo sperimentato diverse ricette.

Dove si può trovare?

La produzione è limitata e il raccolto specie in questi ultimi due anni con un cambiamento climatico che abbiamo tutti potuto notare, ha limitato ancora di più la produzione.

Con quale vostra ricetta si può gustare e che possiamo suggerire ai lettori di VareseNoi? 

Proponiamo la ricetta dei fagioli di Brebbia al profumo di zafferano d'Angera con cui abbiamo vinto in Toscana la Fagiolata 2021. Per 4 persone. Fare un soffritto con aromi: sedano, cipolla carota, aggiungere i fagioli di Brebbia (200 gr) precedentemente messi a bagno per una notte, e brodo vegetale. Aggiungere del cavolfiore a pezzetti e cuocere a fuoco lento per circa 45 minuti infine aggiungere lo zafferano d'angera precedentemente messo in infusione per almeno 6 ore. Finire la cottura e aggiungere dell'olio extravergine d'oliva . Buon appetito.

Claudio Ferretti

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