«Noi siamo favorevoli a tutte le iniziative volte a garantire la sicurezza degli operatori sanitari dei nostri Pronto Soccorso, ma è innegabile che la soluzione del sovraffollamento delle strutture costituisce una condizione indispensabile per evitare situazioni di tensione che rischiano poi di degenerare.
Anche per questo oggi abbiamo interrogato l’Assessore Bertolaso per sapere a che punto sono gli interventi annunciati da Regione Lombardia su questo fronte.
Ciò soprattutto con riferimento alla gestione dei codici minori che, così come avviene a livello nazionale, costituiscono anche in Lombardia la larga maggioranza. Il 64,8% degli accessi nelle strutture lombarde di medicina di urgenza, infatti, sono codici bianchi e verdi gestibili in altri setting assistenziali.
Nella sua risposta, l’’Assessore ha confermato massima attenzione e impegno, ma non ha fornito dati sullo stato di attuazione delle misure approvate e, soprattutto, sui loro esiti.
Eppure, sappiamo che già ci sono valide iniziative intraprese da alcune ASST Lombarde e dalla Regione Emilia Romagna che hanno attivato ambulatorio specifici per pazienti con codici minori. Noi riteniamo che senza una raccolta puntuale e costante dei dati relativi agli effetti delle iniziative intraprese, nessuna scelta politica e di gestione della sanità possa essere realmente incisiva.
Per questo non smetteremo di insistere per avere dati completi, precisi e accessibili a tutti. La misurabilità dell’azione politica è il prerequisito per consentire ai cittadini di valutare il lavoro delle istituzioni». Così i Consiglieri Regionali del Gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe Lisa Noja, Giuseppe Licata e Massimo Vizzardi.