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Politica | 30 settembre 2024, 19:12

Una sola consigliera donna in Consiglio provinciale, Lanza: «Una sconfitta»

L’intervento dell’ormai ex consigliera di Villa Recalcati, che invoca anche una legge che «permetta davvero a tutti di espletare il proprio mandato. Oggi sono penalizzati i consiglieri che sono anche lavoratori dipendenti»

Una sola consigliera donna in Consiglio provinciale, Lanza: «Una sconfitta»

L'ex consigliera provinciale Giuseppina Lanza, all’indomani delle elezioni provinciali che non l’hanno vista candidata, esprime i suoi più sentiti complimenti e auguri di buon lavoro ai nuovi eletti in Consiglio, con particolare soddisfazione per i due consiglieri Pierluigi Gilli e Matteo Marchesi, eletti con la lista “Provincia al Centro”, area politica a lei vicina.

«Sono entrambi molto validi e nutro grande stima nei loro confronti – dichiara Lanza – so che faranno un ottimo lavoro».
Lanza non si è ricandidata, nonostante sia «spinta da forte senso civico e passione per la politica che sia finalizzata a dare il proprio contributo alla società» perché «l'attuale legge che regola il governo delle province penalizza fortemente i consiglieri che sono anche lavoratori dipendenti. Per svolgere il ruolo di consigliere delegato, paragonabile a quello di assessore, è necessario partecipare a tavoli di lavoro, incontrare persone, essere sul territorio. Per farlo, però, chi è dipendente deve prendere ferie o permessi non retribuiti, perché non c’è alternativa: una situazione insostenibile a lungo termine. Si ricorda che per tale incarico non è prevista alcuna retribuzione, neppure il gettone di presenza ai consigli ma chiedere anche un ulteriore sacrificio è davvero insostenibile, così si rischia di essere rappresentato solo da pensionati o lavoratori autonomi, in un paese realmente democratico, deve essere una possibilità per tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito».

C’è anche un altro tema caro alla ormai ex consigliera Lanza: «È vergognoso che una provincia come Varese abbia eletto una sola donna in Consiglio (Alessandra Agostini del Pd, ndr). Un divario di questo tipo è inaccettabile, invito tutte le forze politiche e civiche a riflettere su questa situazione: le donne vengono spesso inserite nelle liste elettorali ma poi non vengono supportate adeguatamente. Non sono favorevole alle quote rosa, ma il risultato di queste elezioni deve spingere tutte e tutti ad una seria riflessione e soprattutto ad azioni volte ad evitare che una situazione così si ripeta». Anche le età non hanno una rappresentanza variegata, secondo Lanza: «Ci sono ancora pochi giovani in Consiglio. È necessario che le istituzioni siano più inclusive verso le nuove generazioni, che rappresentano il futuro della nostra comunità». Saranno queste tematiche che guideranno, «con rinnovato entusiasmo», l’azione politica di Giuseppina Lanza, che sta portando avanti il proprio mandato come consigliera di opposizione nel comune di Busto Arsizio, nella lista civica Popolo Riforme e Libertà.

Redazione


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