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Storie | 25 settembre 2024, 07:15

La grande storia del panificio Dinoia continua con Michela e Teo

Aperto da trent'anni, all'angolo tra via Vetera e via Cattaneo, in centro a Varese, l'attività punto di riferimento per tanti varesini ha ora una nuova generazione a guidarla e anche un nuovo nome, "Il pane del Teo". «Per i miei genitori si era fatta dura - spiega Michela Lombardi - Ora ci siamo io e mio marito, abbiamo realizzato un sogno» (FOTO)

Michela Lombardi e Matteo Fusi, gestori del panificio varesino "Il pane del Teo"

Michela Lombardi e Matteo Fusi, gestori del panificio varesino "Il pane del Teo"

Continua la storia del Dinoia, il panificio all'angolo tra via Vetera e via Cattaneo, in centro a Varese. Aperto ormai da più di trent'anni, l'attività ha cambiato il nome in "Il pane del Teo".

I vecchi proprietari, i coniugi Emanuela Dinoia e Claudio Lombardi, dopo essere andati in pensione, hanno lasciato le redini dell'attività alla figlia e al cognato, Michela Lombardi e Matteo Fusi, subentrati nel gennaio 2023.

«Dopo trent'anni era diventato difficile per loro lavorare di notte e per 12 ore al giorno,  così si sono ritirati e hanno lasciato il negozio a me e a mio marito - spiega la figlia Michela - Non è stato facile per i miei genitori, dopo una vita qui al panificio, non lavorare più e all'inizio sono rimasti un po’ spiazzati: ora però si possono godere un po’ la vita».

Michela Lombardi già lavorava al negozio, poi ha deciso di dedicarsi alla famiglia. In seguito, dopo aver saputo che il padre stava per andare in pensione, suo marito, Matteo Fusi, ha voluto rilevare l'attività.

«Era il sogno di Matteo gestire questo locale e insieme ci siamo riusciti. Infatti, presto cambieremo l'insegna dove ci sarà scritto "Il pane del Teo» racconta Michela.

Dal pane fresco alle brioche, dalle focacce e pizzette ai salumi, da "Il pane del Teo" si possono trovare anche prodotti alimentari e per la casa: «Questo per dare la possibilità di avere il necessario a chi non riesce ad andare al supermercato o non fa in tempo» spiega.

Ma cosa è cambiato con la nuova gestione? «Essendo più giovani, cerchiamo di portare sempre prodotti nuovi, come quelli vegani o senza glutine, ascoltando le esigenze dei clienti».

A proposito di clienti, il panificio ne accoglie di tutte le età, come racconta Michela: «Non c'è una categoria specifica: vengono da noi i bambini che comprano la merenda per la scuola ma anche le signore anziane abituate ad avere lo stesso tipo di pane - afferma - Questo lavoro, comunque, dà un sacco di soddisfazioni, sia quando il cliente ci fa i complimenti, sia quando riceviamo sorrisi, che sono un ottimo feedback».

Elisa Petrocelli

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