I lavoratori della Ilma Plastica di Gavirate non mollano ma il loro futuro è sempre più incerto dopo che l'azienda è stata dichiarata fallita dal Tribunale. Questa mattina, 24 settembre, una rappresentanza di lavoratori e i sindacati hanno organizzato un nuovo presidio davanti allo stabilimento di Oltrona.
Durante la manifestazione si è tenuto un incontro con i curatori fallimentari e anche con i rappresentanti della proprietà. Entrambe le parti hanno confermato quello che più i lavoratori temevano: non verrà adottato l’esercizio provvisorio e tutti i dipendenti verranno lasciati in sospensione per i prossimi quattro mesi.
In questo lasso temporale, nella migliore delle ipotesi, potrebbe presentarsi un potenziale acquirente per rilevare la fabbrica, ma ad oggi ancora nessuno si è fatto avanti. In ogni caso, ciò non darebbe alcuna garanzia ai dipendenti.
«Se ci fosse stata la possibilità di continuare la produzione, l’azienda sarebbe stata più appetibile per un eventuale futuro acquirente. Si sarebbe così potuto anche salvaguardare la professionalità delle maestranze e garantire un sostegno al reddito, che oggi invece non c’è» sottolineano dalla Filctem Cgil di Varese.
Senza l'esercizio provvisorio, i dipendenti della Ilma non possono accedere agli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. Ad oggi insomma il futuro dell’azienda gaviratese resta del tutto incerto: ciò che è certo è la forte preoccupazione dei lavoratori per la sospensione del lavoro.
Dal 19 settembre, in seguito all’avvio della procedura di fallimento, sono state sospese di tutte le attività lavorative ed è stato precluso l’accesso a tutto il perimetro aziendale.