Territorio - 22 settembre 2024, 17:10

Nel Verbano Cusio Ossola ci sono almeno nove, dieci branchi di lupi

E' il dato emerso dall'incontro di ieri a Villadossola che ha visto intervenire amministratori, tecnici, ambientalisti e allevatori

Numeri certi per ora non ce ne sono. I monitoraggi sono stati fatti ma occorrerà attendere ancora qualche giorno per sapere quanti lupi ci sono nel Verbano Cusio Ossola. Di certo si è passati della due coppie di lupi rilevate nel 2019 ai 9-10 branchi di oggi. Ma sulla composizione numerica dei branchi occorrerà, come detto, aspettare i rilievi fatti e appena esaminati dagli esperti. E’ quanto ha riassunto Radames Bionda, tecnico dell’ente di gestione delle Aree Protette dell’Ossola.

E' emerso nell’incontro di sabato a Villadossola dove si è tenuta l’ultima riunione del tavolo di confronto tra enti ed associazioni che in questi 4 anni hanno lavorato attorno al progetto Life Wolfalp. Tema che ha confermato la spaccatura tra ambientalisti e allevatori, ma anche tra ambientalisti e amministratori locali.

Un confronto durato due ore, coordinato da Luigi Spadone (presidente del Parco Val Grande) e Vittoria Riboni (presidentessa delle Aree Protette dell’Ossola). Che ha visto intervenire diversi portatori di interesse e addetti ai lavori.

Il sottosegretario regionale Alberto Preioni ha rimarcato ‘’come le coesistenza col lupo sia ad oggi incompatibile, anche per salvaguardare gli allevatori che vivono del loro lavoro e creano economia’’ . E come ‘’non si possa tollerare che non vengano eseguiti i sopralluoghi dei veterinari’’ sui luoghi di predazione’’.

‘’La Regione, per decidere, – ha aggiunto – sta aspettando che il lupo venga declassato e non più riconosciuto come specie iperprotetta. Servono gli interventi che fanno già in altre nazioni’’.  In pratica piani di abbattimento per gli esemplari che recano danno. Come in fondo avviene nella vicina Svizzera.

Il direttore dell’ente Aree Protette, Daniele Piazza, ha ripercorso le tappe del lavoro fatto in questi anni. Lavoro non facile proprio per i diversi interessi e pareri che ruotano attorno al problema lupo.

Molto decisi gli interventi del Comitato che tutela gli allevatori e degli ambientalisti, divisi sulla gestione del lupo;  con gli allevatori che hanno anche rimarcato l’impossibilità di applicare i sistemi di protezione previsti, vista la conformità geografica delle nostre montagne. E gli ambientalisti impegnati a difendere la coesistenza con i grandi predatori e la loro importanza nell'ecosistema.

Il sindaco di Baceno, Andrea Vicini, ha letto la lettera che era stata inviata al ministro dell’Ambiente nel febbraio 2023, scritto nelq aule si rimarca la necessità di tutelare gli allevatori e salvaguardare alpeggi e pascoli montani.  

Renato Balducci - vconews.it