Economia - 22 settembre 2024, 07:50

Crisi Ilma Plastica. La testimonianza e la disillusione di un lavoratore: «Morale molto basso, senza risposte e senza prospettive»

Il fallimento dell'azienda gaviratese decretato dal Tribunale di Varese rende ancora più incerta e cupa la sorte dei 130 dipendenti: «In questi giorni non abbiamo mai avuto la possibilità di un confronto diretto con la direzione: l'officina sta vivendo il momento peggiore, mentre la stamperia ha molto lavoro. Ottenere la cassa integrazione sarebbe di aiuto, ma il futuro non lo vedo per niente roseo»

Il presidio dei lavoratori della Ilma Plastica dello scorso 12 settembre (foto dalla pagina Facebook Cgil Varese)

La grave crisi in cui versa l'azienda Ilma Plastica di Gavirate è ormai purtroppo nota da alcuni giorni con tanto di presidio e sciopero organizzato dai sindacati che chiedono la salvaguardia dei 130 posti di lavoro: la notizia della decisione del Tribunale di Varese di dichiarare il fallimento della società (LEGGI QUI) rende ancora più incerto e cupo il futuro dei lavoratori.

Abbiamo incontrato uno di loro, che da circa quattro anni lavora alla ilma Plastica. «Il morale dei dipendenti è molto basso - racconta - anche perché l’Officina, che è sempre stata un fiore all'occhiello della ditta, è il reparto che se sta vivendo il momento peggiore. La Stamperia di lavoro ne ha, e parecchio anche, però le condizioni di lavoro non sono il massimo, manca personale poiché molte persone sono andate in pensione e non vengono assunti nuovi operai». 

Negli scorsi giorni i lavoratori hanno fatto sentire la loro voce di protesta, con un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Oltrona e con uno sciopero. 

«A seguito dello sciopero non ci è stata data risposta alcuna - prosegue il lavoratore - quasi non sappiamo nemmeno che faccia abbiano i membri dell’amministrazione che non hanno ritenuto necessario, anche in una situazione di sciopero, parlare con noi dipendenti per capire cosa stesse succedendo. In questi giorni non abbiamo mai avuto la possibilità di un confronto diretto con il cda, cosa che in questo momento di crisi potrebbe risultare molto utile. I vertici si sono confrontati sempre solo con i rappresentanti dei sindacati e mai direttamente con noi lavoratori». 

La Ilma per anni è stato un modello di azienda anche nella relazioni sindacali e con i dipendenti. Cosa è successo in questo ultimo periodo? Com'è iniziata la crisi?

«La crisi - risponde il dipendente dell'azienda gaviratese - è iniziata perché nel corso degli anni è andato sempre più ad affievolirsi l’interesse dei titolari nei confronti dell’azienda, anche lo stabilimento è stato trascurato nelle manutenzioni». 

In questo contesto è davvero dura per le lavoratrici e i lavoratori della Ilma e delle loro famiglie avere fiducia nel futuro. 

«Ottenere la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali sarebbe di sollievo e di aiuto - conclude - non vedo perché non debba essere concessa, in ogni caso non vedo affatto roseo il futuro dell'azienda». 

Ilaria Allegra Vanoli