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Territorio | 20 settembre 2024, 18:01

Al Brinzio l’incontro “Dove si semina il futuro” delle ASFO e delle foreste lombarde

Sabato 21 settembre è in programma il secondo convegno regionale dell'associazione: all'incontro saranno presenti Regione Lombardia e i rappresentanti di oltre 20 associazioni provenienti dalle varie province lombarde. «Occorre cambiare radicalmente le modalità di gestione dei boschi e unire i proprietari terrieri per riaccendere e riavviare foreste a impatto positivo» sottolinea il sindaco di Luvinate Boriani

Al Brinzio l’incontro “Dove si semina il futuro” delle ASFO e delle foreste lombarde

Sabato 21 settembre, presso il Museo della Cultura Rurale Prealpina di Brinzio, si terrà il secondo Convegno Regionale delle Associazioni Fondiarie (ASFO) Lombarde. L’evento, dal titolo "Dove si semina il futuro", conferma il crescente ruolo delle ASFO nella gestione sostenibile del territorio lombardo e come strumenti di cambiamento e sviluppo territoriale come modello di cambiamento per il governo del territorio. Le ASFO stanno infatti emergendo come un pilastro fondamentale per la gestione associata delle terre e delle foreste, promuovendo la protezione, la valorizzazione e la sostenibilità delle risorse naturali. 

Questo convegno sarà l’occasione per discutere esperienze e sfide, con tavole rotonde e gruppi di lavoro tematici. Tra i temi principali l’avvio di ASFO Smart, con la presentazione di un toolkit digitale, la sostenibilità economica delle associazioni fondiarie e la gestione fiscale e normativa, con focus su limiti e opportunità.

Alessandro Boriani, sindaco di Luvinate e Presidente ASFO Valli delle Sorgenti spiega: «Il grande incendio del 2017 e le successive colate detritiche dal Campo dei Fiori sulla comunità di Luvinate nel 2018, 2020 e 2021 ci hanno fatto comprendere come non sia più sufficiente intervenire solo sulla semplice mitigazione del rischio con interventi di carattere idrogeologico sui letti dei torrenti e in prossimità del paese, benchè fondamentali - sottolinea Boriani. Occorre cambiare radicalmente le modalità di gestione dei boschi: i cambiamenti climatici in corso e gli eventi meteo estremi, le foreste abbandonate, non curate, senza manutenzione, sono fonte di pericolo oltre che di degrado».

«La soluzione è quella di unire i proprietari, pubblici e soprattutto privati, dei lotti che compongono la nostra montagna in una unica realtà capace di riaccendere e riavviare foreste a impatto positivo» conclude Boriani.

Al convegno parteciperanno anche figure istituzionali di spicco, quali Giorgio Maione, Assessore Ambiente e Clima di Regione Lombardia, il vicepresidente del Consiglio Regionale di Lombardia Giacomo Cosentino e invierà il suo intervento Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, oltre che esperti del settore forestale come Etifor|Valuing Nature, FSC Italia e Università degli Studi di Padova e rappresentanti di oltre 20 associazioni fondiarie lombarde.

L’obiettivo della giornata è quello di creare un documento di sintesi che possa fungere da base per le azioni future, contribuendo alla costruzione di una rete sempre più forte e coesa tra le associazioni fondiarie.

Redazione

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