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 / Busto Arsizio

Busto Arsizio | 18 settembre 2024, 17:22

Carta d'identità, via finalmente la "tassa" sui disabili

La giunta approva la soppressione del rimborso che colpiva le persone costrette a letto e quindi obbligate a chiedere l'atto a domicilio

foto d'archivio

foto d'archivio

Finalmente scompare a Busto Arsizio la "tassa" sui disabili per la carta d'identità: ovvero sulle persone impossibilitate a muoversi che per rinnovare il documento dovevano ricorrere alla prestazione di addetti comunali nel proprio domicilio. Non era ovviamente una tassa, ma un rimborso forfettario: che però risultava un aggravio ingiusto e mortificante, su cui lo scorso luglio l'assessore Mario Cislaghi aveva promesso un intervento.

Si trattava di 15 euro, che un cittadino in quelle condizioni era obbligato a versare sul bollettino del conto corrente postale intestato al Comune di Busto Arsizio o con bonifico postale o fisicamente (e qui il regolamento strappa un amaro sorriso) in contanti alla Tesoreria del Comune di Busto Arsizio. 

Come già si era denunciato lo scorso anno (LEGGI QUI), l'obbligo di una quota da pagare risultava incomprensibile, prima di tutto per il principio in sé - parliamo di carta d'identità, documento che tutti devono avere, e l'utente mica sceglieva di non andare, si trovava alle prese con gravi problemi di salute - ma poi per il calcolo della somma. I dipendenti andavano a casa del cittadino durante l'orario di lavoro e per quanto siamo a "Busti grandi", 15 euro di carburante appaiono improbabili. Che spese comportavano questi spostamenti?

Se però il Comune ha scoperto con la segnalazione di una cittadina l'anno scorso questa disposizione introdotta evidentemente tempo addietro, tutt'altro che facile è stato toglierla. Si è dovuto sostenere un iter burocratico che ha avuto fine solo oggi con la giunta: si è anche appurato che questo rimborso portava 1.500 euro nelle casse di Palazzo Gilardoni.

Fine dell'ingiustizia in queste ore: delibera approvata e da oggi chi non può muoversi, non pagherà un centesimo in più.

Redazione

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