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Territorio | 16 settembre 2024, 10:15

Lo storico Crocifisso della Bozza a Brebbia è ritornato al suo posto e all'antico splendore

Domenica si è tenuta la cerimonia di riposizionamento alla presenza del parroco don Giuseppe e delle suore della comunità pastorale. Il basamento aveva ceduto e il Crocifisso era caduto: nel 2023 il signor Guarise con un gruppo di amici si è incaricato del restauro

La cerimonia di riposizionamento del Crocifisso in località Bozza a Brebbia (foto dalla pagina Facebook del Comune)

La cerimonia di riposizionamento del Crocifisso in località Bozza a Brebbia (foto dalla pagina Facebook del Comune)

Lo storico Crocifisso di Brebbia è tornato al suo posto in località Bozza Lago e all'antico splendore dopo un'attenta opera di restauro. 

La cerimonia di riposizionamento si è svolta domenica alla presenza del parroco della comunità pastorale di Besozzo don Giuseppe Andreoli, del vicario don Marco Ruffinoni, delle suore di Brebbia e Bogno, del sindaco Giulio Brughera e di numerosi cittadini. 

Dopo il racconto della storia del crocifisso sono seguiti i vesperi e la benedizione del manufatto. 

Il Comune ha ricordato la storia particolare di questo crocifisso che risale al 1963, quando l'allora parroco di Brebbia, don Guido, tornò da un viaggio in Alto Adige con un crocefisso e decise di posizionarlo nella frazione Bozza Lago forse in ricordo di dove venne trovato il crocifisso che troviamo nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Dopo molti anni il crocifisso sparì.

Nel 2012 un gruppo di amici i quali ricordavano molto bene il crocifisso e chi l'aveva posato decisero di recarsi anch'essi in Alto Adige per trovare un Cristo uguale a quello perduto. Negli anni anche il nuovo crocifisso ha subito i segni del tempo fino a cadere a terra perché il sostegno di legno si è deteriorato.

«Nel 2023 - ricorda l'amministrazione comunale - il signor Guarise conosciuto come Tatà, preso a cuore questo manufatto e dalla sua storia, decise di farsi carico del suo restauro. Coinvolgendo i suoi amici e conoscenti ci ha restituito il crocifisso che da oggi possiamo vedere di nuovo nella sua casa presso la Bozza». 

M. Fon.

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