Territorio - 11 settembre 2024, 14:21

A Luino l'inaugurazione del nuovo Polo per la Cura delle Demenze e un convegno sulle terapia non farmacologiche

Appuntamento il prossimo 21 settembre all'Agenzia Formativa. «Questo evento rappresenta un'importante opportunità per riflettere sulle più recenti metodologie di assistenza ai pazienti affetti da demenza ed Alzheimer» commenta il direttore generale della Fondazione Comi Fausto Turci

Il prossimo 21 settembre presso l’Agenzia Formativa di Luino si terrà il convegno "Alzheimer: un nuovo sguardo su terapie ed assistenza", una giornata di approfondimento sulle terapie non farmacologiche. A seguire nel pomeriggio l’inaugurazione del nuovo Polo per la Cura delle Demenze.

«Questo evento, accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie, rappresenta un'importante opportunità per riflettere sulle più recenti metodologie di assistenza ai pazienti affetti da demenza ed Alzheimer» commenta il Direttore Generale Fausto Turci.

La giornata sarà così suddivisa: la mattina vedrà, dalle ore 9 alle ore 13, il convegno con importanti testimonianze: Ristrutturazione con terapie non farmacologiche a cura di Gian Paolo Bucchioni di Generale Arredamenti Srl, che approfondirà la progettazione arredativa ambientale nelle RSA, prendendo in considerazione prima la persona e poi la malattia. L'obiettivo è creare un ambiente di vita per persone con Alzheimer dove le loro capacità alterate vengano valorizzate in possibili attività.

Verrà presentato il progetto "Me.Di.Te", un programma progettuale per nuclei residenziali e diurni. Cosa pensa un Alzheimer? a cura di Fausto Turci, Direttore Generale di Fondazione Mons. Comi, che rifletterà su una domanda che molti si pongono: cosa pensa un Alzheimer? È una domanda posta male o una incoerenza? Una persona che vive l’Alzheimer non ha un disturbo cognitivo e quindi una scarsa capacità cognitiva? Può quindi pensare? Ci si interrogherà di capire se pensa, come pensa, quanto pensa, se lo fa con noi o fuori dalla nostra relazione e soprattutto in quale modo possiamo noi pensare insieme a lui.

I benefici della Pet Therapy a cura di Margherita Parolin, educatrice, ed Eleonora Colaleo, psicologa, che illustreranno i benefici della Pet Therapy dal punto di vista educativo, psicologico e scientifico. Attraverso esempi pratici, saranno esposti i due progetti attivi nella Struttura Protetta della Fondazione Mons. Comi: il "Progetto Ginger" e la collaborazione con l’Associazione territoriale "ANIMALtouch pet therapy APS".

Il ponte sonoro a cura di Isabella Basile, musicoterapeuta, che illustrerà l’importanza della musica per gli anziani e i malati. La musica ha da sempre avuto un ruolo fondamentale per la vita di ogni uomo e soprattutto ha un posto privilegiato nella nostra memoria. Suoni, melodie, ritmo rimangono impressi in eterno nella impalcatura neuronale e basta rievocare un frammento di un brano per farli riemergere dai meandri più nascosti della nostra mente. Come mai questa «corsia preferenziale»? Lasciarsi coinvolgere e quindi fare esperienza con mondo dei suoni può darci la chiave di accesso per costruire un proficuo ponte sonoro. Modera Matteo Inzaghi di Rete55. Seguirà un Business Lunch su prenotazione.

Durante il pomeriggio presso la Struttura Protetta in Fondazione Mons. Comi, dalle ore 15, sarà invece possibile visitare il nuovo Nucleo Alzheimer e alle ore 16.30 si terrà l’intitolazione del Polo per la Cura delle Demenze. I dipendenti e i volontari della Fondazione sono stati infatti coinvolti nella scelta della denominazione che prenderà il centro. Le scelte, individuate dal Consiglio d’Amministrazione, sono state: Centro “Karol Wojtyla” – Polo per la Cura delle Demenze, Centro “Cuore e Cura” – Polo per la Cura delle Demenze, Polo per la Cura delle Demenze del Verbano.

L’intitolazione sarà una sorpresa per tutti non essendo ancora stato svelato il nome più votato. Nel giardino Alzheimer il Circo Macaggi animerà il pomeriggio, mentre all’interno, in uno spazio dedicato, sarà possibile apprezzare la mostra “L’arte che cura” di Ivana Dellea.

«L’evento mira a promuovere un approccio innovativo e integrato per la cura dei pazienti con demenza, attraverso l’adozione più consapevole di terapie non farmacologiche. La Fondazione Mons. Comi intende presentare il nuovo Nucleo Alzheimer, un ambiente protesico progettato per migliorare la qualità della vita dei residenti, rispondendo alle loro esigenze specifiche e offrendo un supporto continuo alle famiglie. Era un obiettivo di questa Amministrazione e lo abbiamo raggiunto con un efficace lavoro di squadra» commenta il presidente Gianfranco Malagola.

La riqualificazione del Nucleo Alzheimer è stata realizzata anche grazie ai contribuiti raccolti tra i fornitori e i partner della Fondazione. A loro sarà dedicata una targa di ringraziamento collocata all’interno della Struttura per futura memoria.

C.S.