Rimpasto a Busto, si accelera. La palla torna sui tavoli regionali

Partita delicata, quella del rimpasto della giunta comunale di Busto Arsizio. Comunque vada, qualcuno rimarrà deluso. La Lega potrebbe perdere un proprio esponente, passando da tre a due assessori. Se invece la resistenza del Carroccio dovesse avere buon esito, a quel punto a recriminare sarebbe Fratelli d’Italia, che aspetta di portare da uno a due i propri rappresentanti da quando l’ex leghista Massimo Rogora è passato tra le proprie fila in Consiglio comunale, ormai due anni fa.

Situazione non semplice, al punto che per arrivare a una quadra sono state coinvolte le segreterie provinciali e pure regionali dei due partiti. E la palla, ora, sembra destinata a tornare lì.
A luglio, dal dialogo tra il coordinatore lombardo leghista Fabrizio Cecchetti e l’omologo di FdI Carlo Maccari è scaturito un rinvio a settembre di ogni decisione.
Sembrava un tentativo di prendere tempo della Lega, comunque rassegnata alla consapevolezza di dover sacrificare un assessore. In realtà, in via Culin c’è la ferma volontà di provare a salvaguardare i tre rappresentanti, anche con l’avallo del provinciale. Così quella di oggi, 10 settembre (data cerchiata sul calendario come quella decisiva per una svolta), si sta rivelando una scadenza soltanto indicativa.

Ecco allora che per evitare spaccature – che non potrebbero che creare difficoltà al sindaco Emanuele Antonelli – la questione sembra destinata a tornare sui tavoli regionali.
C’è infatti la concreta possibilità che nei prossimi giorni il dialogo tra Cecchetti e Maccari debba riprendere. A quel punto, la questione potrebbe sbloccarsi entro il fine settimana. Se non la soluzione del rebus, quantomeno un’accelerazione importante.
Senza dimenticare che la vicenda tocca anche la lista Antonelli. Anche qui, con avvicendamenti in vista (al momento sembrerebbe uno solo), qualcuno è destinato a rimanere scontento. Ma in questo caso si tratta di una partita tutta interna alla civica che porta il nome del primo cittadino.