- 10 settembre 2024, 08:59

Il ministro Valditara conferma Mauro Ghisellini fra i suoi consiglieri. «Un onore collaborare per portare innovazione e qualità nella scuola del futuro»

Il direttore di Acof Olga Fiorini è fra i pochissimi esperti del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione ai quali è stato rinnovato l’incarico per il prossimo quinquennio. L’organismo di cui fa parte ha un ruolo di vigilanza e supporto tecnico su tutte le proposte di legge. Ghisellini porterà la propria lunghissima esperienza nel campo delle sperimentazioni scolastiche

foto per cortesia di Acof

Un valore aggiunto di cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha voluto privarsi. Mauro Ghisellini, direttore del sistema scolastico Acof Olga Fiorini, è stato confermato fra i componenti del Cspi, il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, massimo organismo nazionale di vigilanza e supporto tecnico nella predisposizione e valutazione delle proposte di legge inerenti al contesto scolastico.

Già dall’inizio del 2021 il bustocco Ghisellini fa parte del novero dei saggi, i quali hanno appena firmato un documento di fine mandato che illustra il grandissimo lavoro svolto al fianco del governo, offrendo ben 43 pareri su decreti riguardanti il personale scolastico, 63 sulle norme volte a cambiare il sistema di formazione, 2 sui criteri di valutazione, 6 sui regolamenti nelle province autonome e altri 4 in tema di inclusione.

Ora il ministro Giuseppe Valditara, all’atto di rinnovo del Cspi, ha deciso di non rinunciare assolutamente alla competenza di Mauro Ghisellini. Tant’è che, nel nominare i nove esperti di sua competenza, ha deciso di confermare solo due consulenti dell’organismo uscente, fra cui appunto il manager bustocco. In pieno agosto, prima di firmare il decreto di nomina, il ministro ha telefonato personalmente al direttore di Acof per chiedergli di proseguire nell’impegno, ottenendo da lui massima disponibilità a collaborare.

«È un rinnovo della fiducia che mi rende orgoglioso – spiega Ghisellini – e ringrazio il ministro Valditara per avermi voluto parte del progetto in un momento storico decisivo, nel quale è necessario riscrivere radicalmente il modo di fare scuola. D’altronde la tecnologia è ormai entrata con prepotenza nelle nostre vite, ancor più in quelle dei giovani; quindi, la formazione deve correre sul fronte dell’innovazione e della qualità, senza dimenticare la costante internazionalizzazione anche occupazionale, per cui si studia per collocarsi in un mercato davvero senza confini. Ma non solo: se da un lato bisogna aggiornare la nostra formazione in modo da renderla moderna e al passo con i tempi, dall’altro bisogna anche tenere conto di nuove generazioni molto fragili, che devono trovare nella scuola un luogo di protezione e benessere».

Il direttore di Acof conosce bene la grande responsabilità che richiede questo prestigioso incarico: «Al nostro vaglio passano tutte le leggi che riguardano l’universo dell’istruzione. Significa toccare temi complessi e molto delicati, non solo per quel che concerne l’organizzazione e i programmi, ma anche quando si tratta di gestire l’inclusione dei giovani, in ogni sua sfaccettatura, che si tratti di stranieri o disabili».

Di certo l’esperienza non gli manca, non solo perché quello nel Cspi è un incarico in continuità col recente passato, ma anche perché Ghisellini lavora su altri tavoli istituzionali: la commissione scientifica che studia il piano d’innovazione con le scuole superiori quadriennali, i gruppi di parità scolastica di Regione Lombardia e dell’Ufficio scolastico Regionale, il comitato “Scuola e Università” del Coni Lombardia, il Gruppo provinciale per l’inclusività scolastica, nonché il consiglio direttivo e la giunta dell’Associazione Nazionale Montessori.

«Di certo – commenta il commendator Mauro Ghisellini – l’ente ministeriale è un fiore all’occhiello strategico e decisivo. Lì porterò anche le istanze del territorio varesino, sia in triangolazione con gli esponenti politici che stanno seguendo le varie questioni ai diversi livelli (penso al consigliere regionale Emanuele Monti e all’europarlamentare Isabella Tovaglieri), sia dialogando con l’Ufficio scolastico territoriale di Varese guidato dal provveditore Giuseppe Carcano, sia continuando a confrontarmi con chi vive la scuola tutti i giorni. Avremo mille temi da affrontare, tante sperimentazioni, il ciclo di superiori “4+2” oppure il Liceo del Made in Italy. Il ministro Valditara ha voglia di essere concreto ed efficace, avendo ben presenti problemi e potenziale da sviluppare. Quando lo abbiamo incontrato la scorsa settimana, ha evidenziato come abbia intenzione di ascoltare noi esperti per rendere la scuola italiana migliore. Cercherò di dare il mio contributo».

C.S.